REDAZIONE ANCONA

Il volo notturno parte, anzi no Il primo decollo bloccato dall’Enac

Manca un’autorizzazione, bisognerà attendere altri giorni prima di vederlo in funzione regolarmente

Inaugurato il volo notturno dell’eliambulanza del 118. Anzi no. Una vera e propria beffa quella in cui si sono imbattuti i vertici della sanità regionale dopo che all’ultimo istante, proprio ieri sera, è saltato il primo turno di servizio fissato dalla base di Fabriano. La causa? Mancava l’autorizzazione dell’Enac. Il Carlino, in un articolo di pochi giorni fa, aveva evidenziato la problematica di cui sia la Regione che l’azienda ‘Ospedali Riuniti’, responsabile del servizio, oltre alla concessionaria degli elicotteri, la Babcock, erano a conoscenza. La speranza era che il problema si potesse risolvere in zona Cesarini, ma non è andata così. Nei giorni scorsi c’era stato l’annuncio, quasi trionfale, in cui si dava notizia del raggiungimento di un obiettivo perseguito ad ogni costo. Scelta la data del 2 settembre. In vigore da ieri l’ordinanza del direttore di aeroporto, Silvia Ceccarelli, che garantisce decolli e atterraggi notturni per l’elisoccorso. Accordo trovato dalle parti lunedì sera. "Il sistema aeroportuale - spiega Aerdorica - è una struttura complessa ed articolata soggetta a normative di sicurezza molto stringenti; la procedura messa in atto per garantire il servizio è stata frutto di una procedura operativa che, per la sua messa a punto, ha visto coinvolti Enac, Aerdorica, Enav, Polizia di Stato, aeroclub, Guardia di Finanza, Agenzia delle Dogane, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Primo Soccorso Aeroportuale, Air Bp, Babcock, Asur, Ospedali Riuniti e naturalmente la Centrale Operativa del 118". Ma purtroppo sarà necessario aspettare alcuni giorni, forse la fine della settimana, per vedere attivato l’elisoccorso in modalità notturna. Il turno era pronto, tra medico, infermiere ed equipaggio del velivolo, ma ieri è arrivata la doccia fredda. Saltati anche gli altri turni, fino a quando non arriverà il definitivo via libera. Un servizio nato con troppa fretta e che quando sarà attivo dovrà fare a meno del visore notturno da parte di ‘Icaro 02’. Ciò significa che fino a quando non sarà attivato, se ne parla nel 2021, l’elicottero di soccorso non potrà che atterrare nelle piazzole abilitate, ma non in altri impianti come campi sportivi ecc: sono 10 le piste attive, 7 delle quali all’interno di altrettanti ospedali, oltre ad alcune esterne, ma tutte nel pesarese. C’è poi il nodo della base di Torrette, la cui piazzola è in corso di restauro e la fine dei lavori prevista non prima di novembre. Fino ad allora i pazienti verranno scaricati di giorno in un campo attiguo all’ospedale regionale di Torrette e di notte all’aeroporto di Falconara, dove già alloggia l’altro elicottero del 118. Il volo notturno sarà attivo soltanto dalla base di San Cassiano, frazione di Fabriano, con l’enorme incognita meteo e decine di giornate fuori servizio.