Corso di tiro per i nuovi assunti al comando della polizia locale che però non ha mai avuto la dotazione per l’uso delle armi. A promuoverlo, come da prassi, è l’amministrazione comunale dorica. Sia chiaro, si tratta di un atto dovuto perché il corso di tiro è una funzione propedeutica per consentire a tutti i neoassunti di acquisire la qualifica di pubblica sicurezza. Fa tuttavia sorridere che gli esami di tiro vengano fatti fare a personale che l’arma non la utilizzerà mai, a meno di un trasferimento ad altro comando dove magari la dotazione dell’arma da fuoco è prevista. Nello specifico il Comune di Ancona ha previsto una determina ufficiale in cui si spiega che 6 nuovi agenti, ultimi assunti al comando dorico, andranno a sostenere le prove di tiro al poligono di Jesi nei prossimi giorni. Il tutto non costerà troppi soldi, Iva compresa poco più di mille euro (140 euro per ognuno dei sei vigili), ma restano comunque risorse che potrebbero essere spese in altro modo. È bene ricordarlo, al di là di quelle che sono le posizioni ideologiche sul tema, il comando di polizia locale di Ancona non prevede l’armamento. In passato se ne è discusso spesso, trovando la maggioranza del governo cittadino di centrosinistra sempre deciso a mantenere il suo personale privo di armamenti che non siano sfollagente e spray al peperoncino; di diverso avviso l’opposizione, specie quella di centrodestra, che da sempre chiede di armare i vigili urbani. Un muro contro muro che ha riguardato, più di recente, anche un’altra tipologia di armamento, certo non paragonabile alle armi da fuoco, ossia il taser, la cosiddetta pistola elettrica o storditore, un apparecchio usato in molti comandi di polizia locale e non solo del Paese. Sempre in tema di sicurezza, proprio durante la seduta a tema del consiglio comunale di ieri sul comando di polizia locale, Daniele Berardinelli (Forza Italia) ha accennato a un episodio avvenuto alcuni giorni fa: "Una pensionata che vive sola in casa nel quartiere Adriatico tornando a casa ha trovato la porta di casa chiusa dall’interno. Segno che all’interno ci fosse la probabile presenza di ladri, come poi appurato. La signora ha chiamato il 112, numero unico emergenza, ma in quel momento le pattuglie delle forze dell’ordine erano impegnate in altri servizi delicati. Una pattuglia della polizia locale avrebbe potuto fare qualcosa, ma non lo ha fatto. Per la cronaca, l’intervento è arrivato dopo 45 minuti".
CronacaIl tiro al poligono per vigili senza un’arma