Ancona, 22 agosto 2023 – "Non è stata solo una sofferenza, peggio, veramente una tortura la definirei – confida Chiara dall’Ungheria, la moglie di Gianmarco Tamberi riguardo la gara di qualificazione alla finale dell’alto mondiale outdoor di suo marito che ha superato la qualificazione saltando i 2,28 e salvandosi al terzo e ultimo tentativo con un’ennesima prova di carattere e va avanti con il brivido – Non mi aspettavo una qualificazione del genere e neanche lui come ha già detto. Era molto focalizzato sulla finale come se desse per scontato il passaggio e questo non ha giocato a suo favore”.
Ma oggi è un altro giorno anche per Chiara. La finale del salto in alto maschile è prevista pochi minuti prima delle 20 di stasera. "Ripeto le sue parole. Ieri (domenica, ndr) è stata una gara, domani (oggi, ndr) dovrà esserne completamente un’altra e speriamo che lo sia. E’ carico, motivato, sta bene fisicamente, quindi spero che con la competizione alla sera che già comunque sappiamo che è diversa rispetto alla mattina e con il fatto che si tratta della finale sarà tutta un’altra musica. Non vedo l’ora, non faccio assolutamente pronostici, dita incrociate e speriamo bene". Chiara sarà anche stasera in curva a tifare e spingere il suo Gimbo verso la conquista dell’unico oro che gli manca.
Insieme a lei, ci sarà anche la mamma di Gimbo: ha tifato e trepidato domenica allo stadio di Budapest assieme alla nuora (Chiara), alla famiglia di Chiara e ad alcuni amici. "Io, noi, in tre ore di gara, vederlo sotto il sole così... Eravamo basiti". Mamma Sabrina alla fine ha gioito per la qualificazione alla finale mondiale di salto in alto di suo figlio Gimbo. Ma quanta sofferenza e quanti brividi per il biglietto staccato dal campione olimpico per l’ultimo atto (stasera) solo al terzo tentativo alla misura di 2,28.
"L’ho visto arrabbiato con se stesso, perché non riusciva a far girare le gambe – continua la mamma di Gianmarco Tamberi – Molta tensione. Fisicamente di sicuro sta benissimo, ma deve riuscire a riposare e a gestire le emozioni". Come consuetudine Gimbo ha riferito di non aver dormito la notte. Chissà come sarà andata la scorsa notte, quella prima dell’esame finale? "Il suo team (coach Giulio Ciotti, il preparatore atletico Michele Palloni e il fisioterapista Andrea Battisti, ndr) gli sta molto vicino: affiatati, professionali e sempre pronti a sostenerlo. Credo che se non ci fossero stati loro... Sicuramente saranno in grado di aiutarlo a trovare il giusto equilibrio per affrontare questa finale mondiale".
Anche se già mamma Sabrina è contenta. "Sono felice che Gimbo sia riuscito a dare un valore aggiunto all’atletica e all’Italia. Dobbiamo essere contenti di avere due anconetani (l’altro Barontini, ndr) che portano l’atletica a livello mondiale, uno sport che è stato sempre un po’ bistrattato. Quello che sarà poi sarà. L’importante che lui faccia qualcosa di buono per sé e che sia felice. A noi interessa in primis la sua felicità, non il risultato, anche se è chiaro che se viene è meglio e lui sarà ancora più felice. Per il resto siamo qua a tifare e speriamo che tutta la squadra italiana possa andare bene".
Mamma Sabrina è volata nella capitale ungherese in versione tifosa con unghie multicolori tra l’azzurro e il tricolore e un anello personalizzato con la mezza barba di Gimbo. "Lo porto da cinque anni ed è il suo simbolo con un brillantino. Per me lui brillerà sempre".