Il tavolo delle istituzioni: "Contenitore sempre più importante": "Spettacolo crudemente moderno"

Il plauso di presidente e direttore di Marche Teatro e dell’assessore Andreoli

Il tavolo delle istituzioni: "Contenitore sempre più importante": "Spettacolo crudemente moderno"

Da sinistra: Vico, Dipasquale, Cirillo e Andreoli ieri alla conferenza stampa

Un debutto in grande stile per la nuova stagione di prosa di Ancona. Come lo scorso anno, sarà Arturo Cirillo ad aprire il cartellone curato da Marche Teatro alle Muse. E lo farà portando in scena un autentico mito della cultura occidentale moderna come Don Giovanni. L’appuntamento è da oggi a sabato alle ore 20.45, e domenica alle 16.30. Ieri lo spettacolo, prodotto da Marche Teatro insieme a Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro Fondazione-Teatro Nazionale, è stato presentato al Ridotto del Teatro delle Muse, dove si sono ritrovati lo stesso Cirillo, il presidente di Marche Teatro Valerio Vico, il direttore Giuseppe Dipasquale e l’assessore alle Politiche educative Antonella Andreoli, in rappresentanza dell’amministrazione comunale. Vico si dice "onorato di presentare per la seconda volta l’inizio della stagione di Marche Teatro", e sottolinea "una novità importante", cioè il nuovo direttore artistico, "scelto dopo un’accurata selezione. Giuseppe Dipasquale sta progettando le prossime stagioni, con l’obiettivo di rendere le Muse un contenitore di cultura sempre più importante. Quella che sta per iniziare, preparata dal precedente direttore Velia Papa, è molto ricca e bella". L’assessore Andreoli, dopo aver portato i saluti del sindaco Daniele Silvetti e dell’assessore alla Cultura Anna Maria Bertini, ringrazia Marche Teatro in particolare "per i tanti progetti rivolti agli studenti. Vogliamo coinvolgere i più giovani, facendoli partecipare agli spettacoli, ma anche a lezioni di teatro". Uno ‘spunto’ colto al volo da Dipasquale, che ricorda le recite dedicate ai giovani, "un’iniziativa che punta, tra l’altro, a creare il pubblico del futuro". Il nuovo direttore parla di "una stagione che ho ereditato, e che ho il compito di portare avanti bene, come bene è stata impostata". Quanto all’opera che apre la stagione Dipasquale ne evidenzia la dimensione mitica: "Don Giovanni è un mito. Come Edipo, Medea, Tieste e Clitemnestra. Miti confluiti nella modernità, che hanno ancora molto da insegnarci, e che rendono il teatro lo specchio della vita. Ho visto le prove dello spettacolo, e ne sono rimasto totalmente catturato. E’ una scommessa riuscita. Cirillo ha dato alla figura di Don Giovanni una chiave crudamente moderna, senza alcuna ‘piacioneria’, cogliendo la radice del personaggio, entrando nella sua ontologia, al di là degli aspetti pi superficiali, come il catalogo delle conquiste. Questo è uno spettacolo da vedere e da far vedere".

Il ‘Don Giovanni’ co-prodotto da Marche Teatro vede Arturo Cirillo impegnato nel doppio ruolo di regista (oltre che di autore dell’adattamento) e interprete, a capo di una giovane compagnia formata da Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta e Giacomo Vigentini. Le scene sono di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Paolo Manti, le musiche di Mario Autore. Dopo Ancona lo spettacolo andrà in scena in altri ventidue prestigiosi teatri italiani.

r. m.