Martedì scorso l’ultimo allenamento all’Italico Conti, ieri la partenza con la comitiva azzurra verso i Giochi di Parigi, le sue ultime Olimpiadi. Gianmarco Tamberi l’ha scritto sui social, quelli con cui tiene quasi quotidianamente il contatto con le centinaia di migliaia di suoi followers: "Ho passato 364 giorni a sognare quel momento – ha scritto Gimbo prima di partire con la nazionale –. 364 giorni per costruire il mio momento. Tra le mille paure, le forti pressioni e l’ansia di non sentirsi mai abbastanza pronto… Tra la voglia di stupirmi e stupire tutti quanti. Vorrei che quel giorno rimanesse impresso nella storia della mia vita come uno dei momenti più intensi e belli di sempre. Oggi ultimo allenamento ad Ancona, domani si parte per l’avventura più importante della mia carriera...". Ecco dunque il Gimbo azzurro pronto per la grande avventura a cinque cerchi, quella che prima lo vedrà portabandiera insieme ad Arianna Errigo con tutta la comitiva azzurra nella cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici, prevista sabato sera. Poi in pedana: Tamberi farà ritorno in Italia per ripresentarsi nella capitale francese in occasione della sua gara, con le qualificazioni del salto in alto previste il 7 agosto di mattina alle 10 circa, e la finale sabato 10 agosto alle 19.10. Sono i due appuntamenti dell’anno, per Gimbo, soprattutto il secondo, quello in cui dovrà non solo cercare la strada per la medaglia ma anche cercare di superare tutta la concorrenza mondiale, in testa il suo amico Barshim, per centrare quello che finora non è riuscito a nessun altista al mondo: il doppio oro alle Olimpiadi. Gimbo può farcela, lo sa anche lui che agli Europei di Roma con uno show da autentico fuoriclasse ha saltato 2,37, una misura straordinaria, a due centimetri dal suo personal best, la stessa che a Tokyo, nel 2021, gli valse l’oro olimpico alla pari proprio con Barshim. Il leggero infortunio che gli è capitato poche settimane fa e che lo ha costretto a uno stop di circa una settimana non ha certo favorito il suo percorso di avvicinamento alla gara olimpica. Ma Tamberi è Tamberi e a Parigi arriverà comunque carico come una molla. Il conto alla rovescia è quasi finito.
Giuseppe Poli