"Il decoro continua a essere il nostro punto fisso alla vigilia del periodo natalizio. Vogliamo dare ad anconetani e turisti una città fruibile e accogliente, andando oltre le luminarie e i tanti eventi che saranno organizzati". Così il sindaco di Ancona Daniele Silvetti ieri a margine delle celebrazioni per l’Unità d’Italia e le Forze Armate. Il primo cittadino ha spaziato a 360° mettendo il decoro al primo posto. Un ottimo proposito quello che Silvetti porta avanti sin dal suo insediamento, ma a cui, a quasi un anno mezzo di legislatura, non è ancora riuscito a dare una quadratura totale. La città, come dimostrato quotidianamente, continua ad avere delle carenze indecorose per restare sul tema. Decoro e Natale vanno a braccetto e in attesa della riqualificazione di corso Garibaldi nel 2025 qualcosa va fatto per rendere il centro più accogliente, evitando la brutta figura degli arredi temporanei dello scorso anno: pochi cestini e arredi orribili. Quest’anno le cose dovrebbero andare meglio: "Ci sono alcune priorità tra cui certamente mettere più cestini e sedute, oltre ai vasamenti per le piante, il tutto in attesa del nuovo arredo del prossimo anno. Per quell’intervento a novembre partono alcuni ordini per farci trovare pronti. Le luminarie? Confermo che non ci sarà più il tricolore lungo il corso, ma mi assicurano che saranno luci ‘calde’. Intanto alcune luminarie sono già state montate, al viale della Vittoria ad esempio dove ci saranno due file lungo gli altrettanti assi viari. Ci siamo serviti di una grande azienda che le monta in tante città e che dunque doveva portarsi avanti col lavoro. Oltre a corso Garibaldi e viale le monteremo in corso Carlo Alberto, agli Archi e in altri quartieri". L’amministrazione si prepara a un 2025 con le prime inaugurazioni di suoi progetti, pensati e applicati, dopo un 2024 passato a inaugurare opere predisposte dalla precedente amministrazione. La gran parte del piano delle opere pubbliche è legato allo stato di avanzamento del Pnrr.
Silvetti si è mostrato scettico su una delle opere, il Palaveneto, non considerata così necessaria, ma la cui realizzazione era già inserita nel piano, e per le conseguenze per la sosta. Un’area con una serie di problematiche, dal Palaveneto appunto all’ex Stracca: "Noi dobbiamo salvaguardare la sicurezza e la viabilità, poi se l’impresa va avanti non lo so, è il mercato a dettare le regole. Intanto noi siamo costretti a realizzare opere di contenimento fino a quando non sarà trovata una soluzione per tutti. Sono preoccupato". L’Inail, come già più volte annunciato, inizierà i lavori per la nuova sede regionale e provinciale all’ex Ipsia soltanto nel 2026 e questo in fondo è un bene visto il caos che regna nella zona, tra cantieri attivi e altri fermi: "Nessun problema lì _ aggiunge Silvetti _, lì c’è una progettualità seria. L’ex Ipsia è stato il mio primo contratto di compravendita che ho firmato da sindaco l’anno scorso (i termini erano stati apparecchiati dalla giunta precedente, ndr.)".