Le Marche del pallone stanno benone: giovanili in crescita, settore femminile raddoppiato, nuovi arbitri, nuova legge sullo sport digerita a fatica ma senza gravi ripercussioni tra le società marchigiane.
Insomma: un quadro più che roseo se non fosse per la situazione impianti sportivi, spesso carenti o inadeguati ai campionati che ospitano.
E’ il quadro che ha tracciato ieri mattina in conferenza stampa il presidente della Figc Marche, Ivo Panichi, recentemente riconfermato nel suo ruolo lo scorso settembre. Un quadro più che positivo rafforzato dal primato italiano nel rapporto tra tesserati e abitanti, ma anche tra società e abitanti.
I numeri del movimento sono lusinghieri, a partire dal calcio a undici al femminile, che quest’anno vede al via un campionato d’Eccellenza con 14 squadre, lo scorso anno erano 7, l’incremento è del 100%, un dato che fa sorridere e che fa bene allo sport.
E poi i numeri dei settori giovanili, con ben 1226 squadre che rappresentano i vivai delle società delle Marche al via, numero che ritocca leggermente il dato dello scorso anno, quando le squadre di tutte le categorie, allievi, giovanissimi, esordienti, pulcini e primi calci erano complessivamente 1217. Bene anche le squadre iscritte al calcio a cinque, maschile come femminile, che sono 127 contro le 117 dello scorso anno, ma con i rispettivi settori giovanili in considerevole aumento, con 76 formazioni attive contro le 66 della stagione precedente.
Una stagione, la 2023-24, che si è chiusa con tutti gli obiettivi raggiunti, sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista economico. Con Ivo Panichi s’è parlato, naturalmente, anche di bilancio economico, ancora una volta con il segno positivo, nonostante il comitato applichi la più bassa tassa d’iscrizione prevista dalla Lega dilettanti.
Insomma: un quadro più che positivo che sembra poter mettere in discesa il secondo quadriennio di governo targato Ivo Panichi.
Il presidente ha parlato anche di prossimi campionati, tutti confermati a 16 squadre. E se l’Eccellenza fosse "costretta" a partire in sovrannumero, allora il presidente vedrebbe bene anche un campionato a 17 concorrenti, che salvaguarderebbe un weekend, a turno, per diverse famiglie abituate, per il resto della stagione, al consueto tour de force.
"Nonostante tutto siamo più che vivi e in salute – ha spiegato Ivo Panichi, riferendosi al Covid, alla legge sullo sport e ad altre vicende societarie che hanno coinvolto società del territorio –. I numeri sono positivi, bene soprattutto i settori giovanili, orgoglio del calcio marchigiano. E poi le squadre femminili, che abbiamo raddoppiato. Il decreto sul lavoro sportivo si pensava potesse portare a un tracollo per molte società, ma non è successo niente, merito non nostro ma delle società, dei presidenti, dei dirigenti che si fanno carico di tutto questo con grande passione. Quanto al primato delle Marche per tesserati e società in rapporto agli abitanti: è un dato che ricorre spesso anche nel consiglio direttivo della Lega nazionale dilettanti, e che ci inorgoglisce".
Giuseppe Poli