
Due rapine armato di coltello
Cercava vittime molto giovani per poi rapinarle. Una volta lo avrebbe fatto insieme ad un complice, in spiaggia, in quella successiva lo avrebbe fatto in pieno centro urbano, con la complicità di altre due persone. Due tentativi andati a vuoto che non sono rimasti anonimi perché le telecamere di sicurezza lo hanno ripreso aiutando le forze dell’ordine ad identificare sia lui che gli altri.
Tentata rapina aggravata in concorso le accuse che hanno fatto finire davanti alla giudice Francesca De Palma, in udienza preliminare, un tunisino di 22 anni, residente ad Ancona.
Stando alle denunce l’imputato, difeso dall’avvocato Antonio Gagliardi, avrebbe commesso le due tentate rapine in un solo mese. La prima, la più efferata, risale al 2 febbraio del 2023, in via Cardeto.
Con l’aiuto di due connazionali, di 31 e 25 anni, al momento irreperibili, avrebbe seguito e poi accerchiato un ragazzino di 17 anni che stava tornando a casa. Il minorenne era di solo, di sera, quando ha incrociato il terzetto. Ha tirato dritto per la sua strada perché mancavano pochi metri e poi sarebbe arrivato al portone di casa, in una via vicina. I tre rapinatori però lo aveva seguito.
Prima lo avrebbero bloccato contro un muro e poi lo avrebbero afferrato e tirato per il cappuccio della felpa che il minorenne indossava. Uno dei tre avrebbe puntato un coltello alla gola del 17enne mentre gli altri rovistavano nelle su tasche in cerca di soldi.
La rapina non era andata a buon fine perché il ragazzino non aveva soldi con sé e dopo essersi divincolato era riuscito a fuggire e a raggiungere di corsa la sua abitazione chiamando il 112.
Attraverso le telecamere della zona i rapinatori erano stati rintracciati e identificati. Il 13 marzo del 2023 c’era stato il secondo tentativo di rapina, questa volta in spiaggia, a Palombina. Il 22enne, insieme ad un connazionale di 19 anni, aveva bloccato un 14enne che stava passeggiando e lo aveva afferrato per le spalle.
Con velocità gli aveva strappato via il borsello che aveva a tracolla e lo aveva colpito con una testata per tramortirlo. Anche in quel caso non c’erano soldi da rubare.
La vittima, tramortita, era riuscita ad allontanarsi e chiedere aiuto.
Nell’udienza preliminare di ieri la difesa dell’imputato ha chiesto alla giudice di riunire i due procedimenti e procedere così ad un patteggiamento con la continuazione del reato. L’udienza è stata aggiornata al 29 maggio.