La cardiochirurgia pediatrica è una delle unità operative che fanno parte del dipartimento di cardiologia dell’ospedale di Torrette, guidato dal professor Marco Di Eusanio.
Proprio a lui, a capo della cardiochirurgia per adulti, abbiamo chiesto di fare il punto sulla difficile situazione nel reparto di Pozzi da sempre fiore all’occhiello della sanità marchigiana e ora bloccato per un contenzioso tra il primario (ora in ferie e verso la pensione) e la direzione ospedaliera.
Professor Di Eusanio, ci conferma che l’attività nella cardiochirurgia pediatrica è praticamente ferma?
"Lo confermo. L’operatività nel complesso è stata interrotta da una disposizione inviata dal primario, lo stesso dottor Pozzi che pur non essendo presente in reparto ne resta il responsabile fino al pensionamento che dovrebbe avvenire a marzo se non sbaglio.
Lui adesso sta smaltendo le ferie accumulate, per questo non è presente in ospedale, ma di fatto è il primario a tutti gli effetti".
Perché l’attività si è fermata? "Perché Pozzi ha inviato una disposizione ufficiale che vieta al personale di operare sostanzialmente per motivi di sicurezza. Senza la sua presenza la parte chirurgica non si può eseguire e dunque ecco perché il reparto è fermo".
E il personale?
"I medici attendono disposizioni, mentre la gran parte degli infermieri li abbiamo spostati in altre unità operative che fanno parte del Lancisi, dove negli ultimi tre mesi avevamo subito delle defezioni. Quando la cardiochirurgia pediatrica tornerà al passato e a pieno regime sarà un problema, non dobbiamo farsi sorprendere sul fronte delle risorse".
Nel senso che ci saranno falle nelle piante organiche?
"Esatto, quando gli infermieri torneranno nell’area pediatrica sarà necessario colmare le carenze nelle altre unità operative.
Sono convinto che sia interesse di tutti, a partire dalla Regione, dall’assessorato alla sanità e dalla direzione generale mettere sistemare le cose".
Al netto di questo impasse, quale futuro attende la cardiochirurgia pediatrica, uno dei fiori all’occhiello della sanità marchigiana?
"Le dico questo. Non ho mai visto tanto interesse da parte di un’azienda come la nostra che ancora prima della scadenza di un primariato, come nel caso del dottor Pozzi appunto, ha bandito il concorso per nominare il prossimo direttore. Il primo bando di gara è stato emesso sei mesi prima del pensionamento di Pozzi. Il rapporto con lui terminerà a marzo e entro quel periodo ci sarà un nuovo primario.
È fondamentale avere una cardiochirurgia pediatrica valida al nostro fianco, specie per un’azienda che di recente è stata premiata per il secondo anno di fila come miglior ospedale pubblico d’Italia".