REDAZIONE ANCONA

Il primario indagato è in bilico. Una eventuale sospensione nelle mani del comitato garanti

Il Rettore della Politecnica Gregori: "Restiamo alla finestra, per quanto riguarda l’aspetto didattico non abbiamo nulla da eccepire". Gli investigatori cercano di capire se sia stata una prassi o episodi isolati.

I carabinieri del Nas hanno eseguito un maxi blitz a Torrette (archivio). Nel riquadro Il professor Maurizio Iacoangeli, primario della clinica di neurochirurgia dell’ospedale di Torrette

I carabinieri del Nas hanno eseguito un maxi blitz a Torrette (archivio). Nel riquadro Il professor Maurizio Iacoangeli, primario della clinica di neurochirurgia dell’ospedale di Torrette

Ancona, 13 aprile 2025 – Il percorso professionale e umano del professor Maurizio Iacoangeli, il primario della clinica di neurochirurgia dell’ospedale di Torrette indagato dalla Procura con l’accusa di truffa, è legato al tempo e alle eventuali decisioni del direttore generale dell’azienda ospedaliera Armando Gozzini e del Rettore della Politecnica Gianluca Gregori.

Al momento nessuna decisione è stata presa, tantomeno quella della sospensione. L’impressione è che il provvedimento non sia semplice e soprattutto non sarà immediato. Il lavoro degli inquirenti è soltanto all’inizio, il materiale informatico e documentale sequestrato dai carabinieri del Nas nel blitz all’ospedale di Torrette di alcuni giorni fa, è voluminoso e meritevole di essere sviscerato nel miglior modo possibile.

Ciò nonostante, in via preliminare Gozzini un provvedimento cautelativo potrebbe prenderlo. E solamente lui potrebbe farlo, visto che le contestazioni a Iacoangeli vengono rivolte in campo sanitario e non accademico. "Noi siamo alla finestra – dice il Rettore – e non possiamo prendere provvedimenti perchè quanto attiene il percorso didattico del professore non abbiamo nulla da eccepire. Aspettiamo quello che deciderà la giustizia". Iacoangeli potrebbe quindi essere "giudicato" sotto il profilo sanitario. Ma è evidente che a quel punto anche l’Università dovrà prenderne atto.

A tal proposito l’azienda di Torrette fa sapere di aver dato mandato al proprio ufficio legale (ma si sapeva già ndr) l’incarico "per valutare danni dí immagine e dí ordine civilistico dell’ Aoum". L’inchiesta per truffa aggravata riguarda l’ipotesi accusatoria che il neurochirurgo abbia operato suoi pazienti privati a Torrette, senza autorizzazione per l’intramoenia, e che ciò abbia causato problemi ad altri pazienti in lista d’attesa.

Dalle pieghe dell’indagine è emerso che il medico avrebbe anche fatturato i pazienti "privati". C’è da capire innanzitutto se questa fosse una prassi consolidata e soprattutto se si ferma lì o rischia di coinvolgere anche altri soggetti. La difesa ha fatto sapere che il medico chiarirà la propria posizione. Inoltre ha trasmesso i documenti e gli atti notificati dai carabinieri del Nas "all’Università dí Ancona in quanto datore di lavoro del professor Iacoangeli e sarà l’Università stessa a istruire le azioni necessarie sul suo dipendente".

L’azienda ospedaliero universitaria ha inoltre costituito "un comitato di garanti secondo legge, per la valutazione dí una eventuale sospensione dal servizio, così come previsto per i dipendenti pubblici indagati per certi tipi di reato".

L’Università, davanti a una sospensione del professore da parte dell’azienda sanitaria, potrebbe a quel punto riunire la commissione etica per valutare se il comportamento del professor Iacoangeli possa in qualche modo aver nociuto all’immagine e all’onorabilità dell’istituzione.