Il presidente Guerini: "La città mi ha dato tanto"

Il numero uno della Dorica ammette: "Ci vorrà tempo. Doveroso incontrare l’amministrazione comunale"

Il presidente Guerini: "La città mi ha dato tanto"

Il presidente Guerini: "La città mi ha dato tanto"

"Quello che garantiamo è che non dormiremo la notte per questa maglia, potete starne certi": le parole di Vincenzo Guerini, dopo la riunione fiume con il sindaco Daniele Silvetti, suonano per i tifosi dorici come una rinascita, che era stata anticipata la settimana scorsa dal primo cittadino nel corso dell’assemblea con i tifosi. Guerini presidente e Massimo Gadda allenatore: vista così può apparire come la più classica delle "operazioni nostalgia", ma da nessun altro, se non da loro, si poteva ripartire per ridare linfa a dei colori che si stavano sbiadendo per l’ennesima volta. E allora eccoli, Guerini e Gadda, che si presentano davanti alla telecamere per illustrare quelli che saranno i passaggi salienti del piano per riportare subito l’Ancona tra i professionisti.

A parlare è solo il neo presidente, che si fa comunque portavoce di quelli che sono anche i pensieri del mister. Non promettono la luna, vogliono piuttosto mettere in chiaro le cose: "Mi sembrava

doveroso incontrarsi con l’amministrazione comunale, perché finora avevamo avuto solamente colloqui telefonici. Bisogna cominciare dalla base, perché qui c’è da ricostruire tutto da zero. Domani (oggi, ndr) ci incontreremo con i soci, per capire dove possiamo andare a parare: è inutile fare previsioni". Guerini ammette che ci vorrà del tempo, ma è fisiologico che sia così dopo lo tsunami che si è abbattuto sul club: "Non ho la bacchetta magica, ci vorrà pazienza: la piazza ne ha avuta tanta, dovete sapere che da parte nostra ci sarà il massimo impegno". Guerini, visibilmente emozionato nell’apparire per la prima volta in pubblico da presidente, ribadisce il suo stupore nella scelta del sindaco di affidargli la presidenza della nuova società: "Quando ho ricevuto la proposta mi trovavo in Sicilia, davanti al mare. Mai avrei pensato una cosa del genere: ribadisco che non avrei mai considerato richieste da altre società. Ma mi fa piacere rivedere vecchie conoscenze".

Un debito di riconoscenza, insomma, per quello che è stato un grande amore, ricambiato da un’intera città: "Lo faccio perché questa città mi ha dato tanto. Ogni volta che vengo ad Ancona è come tornare a casa, quindi mi sento di dovere qualcosa a questa piazza". Parole di chi farà del suo meglio per riportare la Dorica dove merita dopo l’ultima grande onta subita: la seconda era dell’Ancona targata Vincenzo Guerini e Massimo Gadda è

ufficialmente cominciata.

Gianmarco Minossi