PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Il porto non si accorge neppure del giallo Assalto ai locali per aperitivi e pranzi

Sono rimasti aperti anche nel periodo "arancione" e gli anconetani hanno colto la palla al balzo. Ma niente assembramenti

di Pierfrancesco Curzi

Dalla mezzanotte scorsa le lancette della pandemia sono ritornate a tre settimane fa, colorando di giallo le Marche e moderando al ribasso la durezza delle misure. Cambiano le regole e i benefici maggiori saranno, in particolare, per bar e ristoranti. Eppure c’è chi in queste settimane ‘arancioni’ non ha visto intaccare troppo il proprio lavoro. Stiamo parlando dei locali all’interno dell’area portuale, tutti quelli che vanno dalla Zipa al Porto Antico passando per il Mandracchio. Grazie ad un cavillo legislativo inserito nel recente Dpcm, tutti questi esercizi hanno potuto continuare a servire clienti senza vincoli. In pratica da oggi tutto torna come prima. Anzi no, visto che la regola inserita nel decreto consente a bar e ristoranti del porto di restare aperti fino alle 22, orario di inizio del coprifuoco, e non fino alle 18 come tutti gli altri esercizi della città, della regione e in fondo d’Italia.

Nonostante il ritorno in fascia gialla, molti anconetani ieri non hanno voluto perdere l’occasione per un aperitivo o un pranzo, all’aperto se possibile, nonostante il periodo e un vento a tratti abbastanza fastidioso. Nella zona del Porto Antico, già dallo scalo Vittorio Emanuele, centinaia di persone si sono servite o sedute in uno dei vari locali, mescolandosi ai tanti anconetani interessati ad una passeggiata. Subito dalle colazioni, con i bar molto animati, mentre a pochi metri, all’esterno dell’area portuale, il grosso dei locali è rimasto chiuso in attesa spasmodica per il nuovo via libera da oggi e fino alla vigilia di Natale. Tanti al bancone e alla cassa, magari nessuna scena di assembramento selvaggio, tuttavia un numero consistente di clienti. La situazione si è spostata poi anche ai ristoranti con l’approcciarsi dell’ora dell’aperitivo. La temperatura autunnale comunque mite non ha scoraggiato i tanti clienti sollevati dal potersi gustare un bicchiere di vino stuzzicando qualcosa. I ristoranti hanno poi fatto il pieno a pranzo, con tavoli pieni nelle sale interne, certo ridimensionate nei numeri, e tantissimi fuori, riscaldati dai ‘funghi’. Tanti clienti anche nella zona del chiosco-bar che si trova davanti all’ingresso del cantiere navale, in questo caso non per l’aperitivo quanto per un pranzo veloce a fine turno. Durante l’intero periodo in cui abbiamo trascorso nell’area portuale per eccellenza, ossia il Porto Antico, diverse ore complessivamente, non abbiamo assistito ad alcun controllo di polizia, sopralluogo e tantomeno accertamento.