di Annalisa Appignanesi
"Il Partito Democratico ha messo a disposizione una grande squadra, sono orgoglioso". Così il candidato alla presidenza della Regione Marche per il centrosinistra, Maurizio Mangialardi, alla presentazione dei 30 candidati in corsa con il Pd per il rinnovo del Consiglio regionale. Affiancato dal segretario dei dem Giovanni Gostoli, l’aspirante presidente ha messo in luce il mix di "esperienza e novità" dei candidati e il loro bagaglio di competenza e professionalità. Parlando dei temi caldi della regione ha inserito fra i primi punti del suo programma infrastrutture, ricostruzione e rilancio economico, mentre sulla questione sanità ha spiegato che occorre puntare sulla medicina di prossimità e sulla telemedicina: "Voglio una sanità che entri nelle case dei cittadini".
Per quanto riguarda l’economia per Mangialardi bisogna rimettere in campo il "modello Marche" ed ha posto l’accento sul volontariato quale risorsa preziosa del territorio. Poi ha rivendicato l’approccio europeista dicendosi favorevole a "tutto quello che è Europa", quindi alle risorse del Mes e del Recovery fund, preziose per le Marche con le quali "possiamo costruire nuove strutture e una sanità più vicina al cittadino". Su un eventuale allargamento della coalizione ha lasciato la porta socchiusa: "L’unica cosa che non faccio è rincorrere gli altri", anche se ha puntualizzato "chi si vuole confrontare può farlo". Per il segretario dei dem Giovanni Gostoli la sfida delle regionali ruoterà fra europeisti (centrosinistra) e sovranisti (centrodestra). Inoltre ha sottolineato la rimonta "pazzesca" del Pd degli ultimi mesi: "Rispetto a sette mesi fa il clima è cambiato. C’è stata una remuntada pazzesca e noi con Mangialardi andremo a vincere le elezioni. E’ un candidato scelto nelle Marche per le Marche, c’è il suo nome nel simbolo del Pd, mentre i nostri avversari nei loro simboli si nasconderanno dietro i leader nazionali, perché sono consapevoli della debolezza del loro candidato".
Poi ha rivendicato che il partito è stato il primo a presentare un candidato presidente che gode dell’appoggio della gran parte dei sindaci del territorio. "Vogliamo portare il buon governo delle città in Regione" ha detto, ricordando anche gli interventi messi in campo dalla Regione per dare ossigeno alle imprese in crisi di liquidità dopo il lockdown con lo stanziamento di 210 milioni di euro. In caso di un ritorno di una seconda ondata di contagi, "saremo pronti a rafforzare il sistema sanitario in particolare la medicina territoriale e le Usca" . Ma ha spiegato che occorre "spostare la battaglia dall’ospedale al territorio". Necessarie poi misure economiche per sostenere famiglie e imprese.