Freddo al PalaCesari, dopo le dichiarazioni della campionessa mondiale di ginnastica ritmica Sofia Raffaeli che sogna più caldo nell’impianto dove è solita allenarsi sono divampate le polemiche. Ora a intervenire è anche la società esterna Cpm di Terni, che gestisce gli impianti di riscaldamento e l’erogazione di calore del PalaCesari a Fabriano. La società rispedisce le accuse al mittente sostenendo che l’impianto sportivo avrebbe dispersioni termiche, fornendo anche il report delle temperature rilevate nelle ultime settimane. L’ex sindaco Sagramola, nel 2017 aveva affidato il servizio l’appalto calore su diversi edifici comunali e l’ex sindaco Gabriele Santarelli nel 2020 l’aveva estesa al PalaCesari come chiarisce ora la società esterna. Anche la Ginnastica Fabriano fa sapere di non aver lamentato il freddo sostenendo che le parole della campionessa sarebbero state travisate. Ma la temperatura da garantire, stabilita da contratto, è di 17 gradi che possono risultare non sempre ottimali quando ad esempio ci si allena con abiti minimali per consentire i movimenti. "Nel 2017 – spiegano dalla Cpm gestioni termiche spa - è stata indetta una gara, mediante procedura aperta, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che ci siamo aggiudicati. Tra le incombenze, a carico dell’aggiudicatario, riportate nel capitolato d’appalto, si prevedeva la messa a norma e riqualificazione degli impianti. La Cpm ha eseguito i lavori, con risorse proprie, per un importo pari a 988.500 euro. Nel 2020 è stato esteso l’affidamento del servizio termico anche per l’impianto del PalaCesari. Durante il periodo estivo, come da contratto, sono stati eseguito lavori per la sostituzione della caldaia e sistemazione del circuito termico a servizio dell’impianto sportivo in questione (escluse opere edili) per un investimento a nostro carico pari a 107.800 euro. L’edificio, al momento, presenta delle carenze strutturali, con conseguenti gravi dispersioni termiche, determinando un maggior consumo di vettori energetici che rimangono comunque a carico del gestore". "Nel corso dei 6 anni di espletamento del servizio di gestione climatizzazione – aggiungono -fatto salvo piccoli interventi di manutenzione straordinaria, non si è ricevuta nessuna lamentela, da parte delle utenze per disservizi o rilevazione di temperature non conformi, PalaCesari incluso. La società ha sempre fornito tale comfort in ambiente e a dimostrazione di quanto asserito alleghiamo la reportistica registrata relativamente al mese di novembre scorso". Secondo questa però non sempre le temperature sono state nei limiti. Sono state 86 le letture di temperature superiori ai 17 gradi, 10 quelle inferiori e 3 sui 17 gradi. "Ci dispiace per la situazione creatasi anche in considerazione del fatto che l’azienda impiega notevoli risorse per gestire al meglio gli impianti pur trattandosi di mezzi meccanici ed elettronici soggetti, in alcuni casi, a malfunzionamenti. Nella speranza di aver contribuito a fare richiesta chiarezza sull’accaduto auguriamo al comune di fare altri cattivi affari come la convenzione attivata con la Cpm" conclude ironizzando la società. In particolare ieri le temperature rilevate alle 8 erano 18,5 gradi, alle 12 superavano i 20 gradi, alle tre del pomeriggio si era oltre i 21. La mattina del’11 dicembre scorso era di 15,8 gradi.
Sara Ferreri