di Pierfrancesco Curzi
"Risolte le interferenze e spostata la morgue partirà l’edificazione del nuovo Salesi a Torrette. I tempi Ritengo che, salvo eventi avversi dell’ultima ora, nel 2026 l’ospedale pediattico infantile sarà operativo".
Parola di Francesco Baldelli, assessore regionale ai lavori pubblici, assieme al quale ieri il Carlino è entrato nel cantiere dove iniziano a vedersi le tracce del plesso che verrà. Il cambio di passo nel progetto e nella messa in opera ha provocato uno slittamento dei tempi anche a causa della variante, sacrosanta, per elevare di un piano il futuro Salesi (in precedenza si pensava di tenere ostetricia e ginecologia, compreso il punto nascite, al sesto piano di Torrette). Lievitato anche il prezzo, ma oltre a questo c’è una politica di investimenti che darà i risultati nel corso dei prossimi anni: Il Covid, la guerra e l’aumento dei costi delle materie prime hanno fatto il resto, portando l’investimento finale dell’opera da 56 a 84 milioni di euro _ aggiunge Baldelli _. Abbiamo dato una visione al futuro delle infrastrutture ospedaliere nelle Marche, una chiara volontà della giunta Acquaroli che in questi anni investirà nel complesso circa un miliardo di euro. Dal Salesi al nuovo Inrca, da Amandola a Fermo, senza dimenticare il Pesarese e tutte le strutture della rete dell’emergenza. Ecco dove sta la visione e l’eredità che lasceremo ai marchigiani. Il nuovo Salesi l’avrei progettato anche io a Torrette, magari in un altro punto, ma è chiaro che il vecchio plesso non poteva più avere ragione di esistere". Lo sviluppo di Torrette passa attraverso un ulteriore progetto che renderà l’area ospedaliera di Torrette più vivibile e accogliente: "Investiremo 6-7 milioni di euro per realizzare un’area di sosta nell’area che va dalla pista dell’elisoccorso verso la statale 16 _ mostra l’orizzonte l’assessore regionale _. A breve partiranno gli espropri e a lavoro finito avremo un migliaio di posti in più, divisi tra sosta per visitatori e dipendenti. La strada che adesso si fa per entrare in ospedale all’altezza della pista verrà spostata più a monte e saremo in grado di realizzare una vera e propria base per l’eliambulanza che resterà fissa qui".
Accompagnati dal direttore del dipartimento, l’architetto Nardo Goffi, e dal dirigente dell’edilizia sanitaria ospedaliera, l’ingegner Andrea Bartoli, siamo entrati nel cantiere inaugurato tanti anni fa e poi costretto a una serie di stop. Adesso le fondamenta ci sono, le paratie di sicurezza sono state realizzate così come sono stati approntati i tunnel all’interno dei quali passeranno tutti gli impianti collegati alla centrale di cogenerazione. Dai gas medicali al ‘caldo e freddo’ fino alla parte elettrica attraverso una rete circolare che consentirà di avere sempre energia anche nel caso di guasti: "Scavando abbiamo trovato una serie di ostacoli e interferenze di cui non conoscevamo l’esistenza _ hanno detto Goffi e Bartoli in aggiunta alle parole dell’assessore Baldelli _. Tutto ciò ha richiesto tempi indefiniti. Dopo il Covid il conflitto ha reso praticamente introvabili alcuni materiali, penso a un pannello elettrico particolare per cui abbiamo dovuto attendere a lungo prima di trovare quello giusto. Adesso aspettiamo soltanto il passaggio della morgue dalla vecchia alla nuova sede, già realizzata, e poi procederemo all’abbattimento di quella e della palazzina impianti. Intanto non abbiamo perso tempo, portandoci avanti con l’opera di bonifica dell’amianto". La camera mortuaria resta l’ultimo scoglio. La Regione ha consegnato l’opera alla direzione di Torrette a maggio, ma il trasferimento tarda ad avvenire e ciò blocca tutto il resto del domino.