di Marina Verdenelli
ANCONA
Non c’erano solo uno scheletro, i vestiti, le scarpe e lo zainetto di Adreea Rabciuc nel casolare di Castelplanio dove sabato scorso sono stati trovati resti umani che potrebbero appartenere alla 27enne romena scomparsa dalle campagne di Montecarotto il 12 marzo del 2022. La Scientifica dei carabinieri ha rinvenuto anche una corda, arrotolata ad una trave, trovata nella stessa stanza delle ossa. Si tratterebbe di residui e segni che qualcosa ci è stato appeso o avvolto. Cosa? Il corpo di Andreea. Non è l’unico particolare nuovo. Sarebbe stato trovato anche uno scritto, tra i suoi effetti personali, oltre al documento di identità, un biglietto con frasi riportate forse scritte dalla giovane e attinenti al ritrovamento di quello che resta del corpo.
Elementi importanti che potrebbero dare una svolta alle indagini. E’ uno scenario credibile o è stato creato ad hoc per depistare gli investigatori su un probabile suicidio in caso di un ritrovamento? Da chi indaga non arrivano conferme e nemmeno smentite. La fase degli accertamenti è ancora delicata perché si attende di avere la conferma, dall’esame del dna prelevato ieri dai resti del corpo, che lo scheletro rinvenuto sia proprio Andreea, la campionessa di tirora segno e con la frangia color blu. Dal casolare di via Monte Adamo, a Castelplanio, sulla Montecarottese, i rilievi dei carabinieri della Scientifica sono terminati ieri. Dal rudere è stato portato via in questi giorni anche materiale ingombrante, come quello avvolto in uno scatolone lungo, quando era ormai buio. Le accuse su Simone Gresti, il fidanzato di Andreee, si sono aggravate perché la pm Irene Bilotta ha contestato al 44enne anche l’omicidio volontario oltre al sequestro di persona e allo spaccio di droga contestati quando è stato indagato, il 12 aprile del 2022 (un mese dopo la scomparsa). Ieri mattina presto i carabinieri sono andati a casa sua, a Moie. per una perquisizione e gli hanno sequestrato il nuovo cellulare. Gli altri due telefonini che aveva erano stati già oggetto di sequestro ad aprile (come l’auto) e ancora non restituiti. Gresti è stato l’ultimo ad aver visto viva la fidanzata, prima che sparisse (insieme anche a due amici con cui avevano passato la nottata dentro una roulotte, quasi due anni fa, che si trovava lungo la stessa via del casolare dove hanno trovato le ossa, ad un chilometro appena di distanza).
Tramite il suo legale, Emanuele Giuliani, Gresti continua a professarsi innocente. Il legale, in merito alla corda aggiunge: "Non posso né confermare né smentire vedremo quello che è stato refertato". La mamma della ragazza intanto ha perso le speranze che quei resti trovati non siano sua figlia. "Adesso non possiamo che chiedere giustizia per mia figlia" ha detto Georgeta Cruceanu. L’autopsia eseguita ieri sui resti, dal medico legale Adriano Tagliabracci, nominato dalla Procura, non ha evidenziato lesioni traumatiche e lo scheletro era integro. Presente anche un entomologo per fare analisi sugli insetti rinvenuti sulla stanza del casolare e sui resti del corpo. Dovrà dire se il cadavere ha subito uno spostamento di luogo ma ci vorrà tempo. C’è attesa per l’esito del dna. La salma è ancora sotto sequestro perché occorreranno altri accertamenti.