Il mare che unisce L’AdMed festival tra arte e musica nel segno della pace

Presentata la 17esima edizione che prenderà il via il 30 agosto per concludersi il 3 settembre, l’assessore regionale alla Cultura. Chiara Biondi: "Una rassegna che parla di integrazione tra i popoli".

Il mare che unisce  L’AdMed festival  tra arte e musica  nel segno della pace

Il mare che unisce L’AdMed festival tra arte e musica nel segno della pace

Cinque giorni di musica, proiezioni cinematografiche, mostre e incontri per raccontare il ‘mare nostrum’, fra arte, politica, dimensione sociale e, soprattutto, culturale.

L’Adriatico Mediterraneo Festival di Ancona, giunto alla sua 17esima edizione, conferma la sua doppia vocazione all’attualità e alla storia, e soprattutto il suo messaggio che parla di pace, cooperazione, conoscenza e solidarietà tra i popoli.

Si parlerà dei Balcani dopo le guerre, dello sviluppo dell’Europa a sud, sempre più ‘strategica’, di ambiente ed ecosistema marino.

Focus sulla Croazia, che ha la presidenza di turno della Macroregione Adriatico Ionica. Cuore della manifestazione sarà come sempre la Mole Vanvitelliana, ma anche il Passetto, con i suoi sempre più apprezzati concerti all’alba di fronte al mare.

Tra gli ospiti dell’edizione 2023 spiccano la cantate e musicista Ginevra Di Marco, il cantautore partenopeo Enzo Gragnaniello, l’organettista Riccardo Tesi, il chitarrista Giuseppe Moffa, i Kalascima, il virtuoso della tambura (strumento tipico croato), Filip Novosel e il giornalista Marco Ansaldo.

Il direttore artistico Giovanni Seneca ribadisce quello che è da sempre il cuore del festiva: "Il dialogo tra le culture come stella polare per viaggiare nel presente e guardare al futuro. I suoni e i profumi delle culture del mare si intrecciano ai temi centrali per la politica dell’Europa che guarda a sud. Il festival sarà il momento di incontro e fusione tra i linguaggi artistici delle comunità adriatiche e mediterranee con ospiti illustri, ma anche l’occasione di riflessione sui temi della cooperazione internazionale e dei diritti umani. Talentuosi autori attraverso la propria arte, racconteranno il legame con la propria terra e l’esigenza imprescindibile di promuovere il confronto con tutte le altre culture".

Concetto ribadito dall’assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi, che parla di "un festival ormai storico centrato sulla cooperazione internazionale e caratterizzato da un’alta qualità della proposta culturale, che offre spunti interessanti sulle sinergie e le relazioni tra i popoli, sul significato di integrazione e di apertura al dialogo".

Assente alla presentazione del festival il sindaco Daniele Silvetti. Al suo posto c’è il presidente del Consiglio comunale Simone Pizzi, il quale ricorda come "Ancona, storica Repubblica Marinara, ha sempre basato il proprio essere sul dialogo, l’accoglienza, la cooperazione, la pace e la condivisione".

Tra gli storici sostenitori del festival c’è il Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica, guidato dall’ambasciatore Fabio Pigliapoco, che spiega come "quest’anno in particolare l’attenzione sarà rivolta al contributo della società civile alla costruzione della Macroregione fornito dai Forum delle Camere di Commercio, dalle Università e dalle Città dei Paesi membri dell’Iniziativa Adriatico Ionica, senza il quale la Macroregione si ridurrebbe a un semplice esercizio burocratico. Per questo – sottolinea – il premio del Festival andrà al presidente del Forum delle Camere di Commercio e della Camera di Spalato, il croato Joze Tomas".

A fianco di AdMed c’è anche l’Amat, con il direttore Gilberto Santini lo che parlando del festival lo definisce come "un progetto dal sapore unico, che interpreta in maniera precisa e lucida il senso delle Marche, la sua identità aperta al dialogo e al bisogno di confronto e incontro con le diverse culture".

Raimondo Montesi