Il fronte del Comune. Il sindaco non si scompone: "Avanti per la mia strada". Ecco le cordate in azione

Silvetti non si dice interessato per ora alle novità annunciate dal vecchio club "Sono concentrato a lavorare negli interessi del capoluogo prima di tutto".

Il fronte del Comune. Il sindaco non si scompone: "Avanti per la mia strada". Ecco le cordate in azione

Il fronte del Comune. Il sindaco non si scompone: "Avanti per la mia strada". Ecco le cordate in azione

Non c’è Tony Tiong che tenga. Non ci sono acquirenti, al momento sconosciuti, che possano far cambiare le carte in tavola. Il sindaco Daniele Silvetti tira dritto per la sua strada, quella che la stessa Figc gli ha "consigliato" di intraprendere per salvare il calcio nel capoluogo di regione. E così ieri il Comune ha pubblicato la manifestazione d’interesse rivolta a gruppi imprenditoriali e non, disposti a investire in città per far iscrivere l’Ancona al campionato di serie D o, in alternativa, all’Eccellenza (almeno questo recita il "bando"). Un passo chiave per capire fino in fondo chi ha veramente la volontà di dare una mano a una città che dall’oggi al domani si è ritrovata senza una squadra che, nel bene e nel male, era riuscita a salvarsi in serie C.

Ma ieri è arrivato anche il colpo di teatro di mister Tiong che ha annunciato di aver ceduto la società calcistica a un noto gruppo imprenditoriale italiano. Una notizia che non ha scomposto il primo cittadino: "In questo momento non mi interessano le novità che arrivano dalla ’vecchia’ società, sono concentrato a lavorare negli interessi del capoluogo prima di tutto". Interessi che significano salvare il salvabile con uno sforzo che Silvetti non immaginava di dover mettere in questo settore.

"Noi – spiega – procediamo con la manifestazione d’interesse e, se chi ha deciso di acquistare da Tiong l’Ancona calcio vuole partecipare noi certamente non ci opponiamo. Ma tutto viaggia all’interno di questo procedimento, non vedo altre strade". In sostanza per il sindaco, che si base su quanto sostenuto dalla Figc, non ci sono altre strade, neanche quella di una "rinascita" dell’Ancona calcio che Tiong e company hanno fatto sprofondare in un buco nero.

Poi il sindaco si lascia scappare una riflessione ad alta voce: "Si parla, stando al comunicato rilanciato dalle agenzie, di un acquirente, quindi di un’uscita di scena di Tiong. Bene, ma possibile che nessuno abbia telefonato a me per verificare se esiste una nostra disponibilità a interloquire?". Come dire: dove giocherebbe l’Ancona calcio della nuova proprietà senza un accordo con il Comune per l’utilizzo dello stadio Del Conero?

Certo è che l’annuncio di ieri di Tiong potrebbe nascondere qualche sorpresa. Il patron, ancora per poche ore stando ai suoi legali, sta cedendo due società: la prima è quella che detiene il pacchetto di maggioranza della squadra di calcio (95%) e la seconda ha in "pancia" l’accordo per il terreno alla Baraccola dove realizzare la cittadella sportiva. Un’acquisizione che, al momento e stando alle interlocuzioni avute tra il sindaco e i legali di Tiong, sarebbe di fatto saltata. Ma chi sta acquistando dal patron dell’Ancona potrebbe invece avere tutto l’interesse di chiudere positivamente la pratica con il Comune versando quel milione e 300mila euro previsti. Almeno tutto ciò potrebbe ancora avvenire entro il 30 giugno, termine ultimo della trattativa. E, forse, potrebbe essere proprio questo l’interesse primario del gruppo italiano. Si tratta di supposizioni che, però, entro poche ore-giorni avranno le risposte.

Sul fronte di chi ha mostrato interesse a un impegno per la squadra di calcio, vale a dire i cinque incontri tenuti dal sindaco Silvetti, una "cordata" arriverebbe dalla Toscana e dal Lazio, mentre un’altra avrebbe le radici proprio in città con l’aiuto di investitori esterni. In quest’ultimo caso il progetto poggia molto sulla rivalutazione dello stadio Dorico, cuore pulsante della storia calcistica cittadina. L’idea è quella di convogliare l’intero settore giovanile, con tanto di partite dei vari campionati, mentre la prima squadra rimarrebbe al Del Conero.

Alfredo Quarta