SILVIA SANTINI
Cronaca

Il fratello di Ilaria Maiorano: "Giulia aveva solo 22 anni. Il suo ex venga incarcerato e buttino via la chiave"

Osimo è ancora sconvolta per la morte della 41enne brutalmente assassinata dal marito "Solo noi sappiamo cosa si passa, in questo momento di dolore vicini ai familiari della ragazza".

Il fratello di Ilaria Maiorano: "Giulia aveva solo 22 anni. Il suo ex venga incarcerato e buttino via la chiave"

Il fratello di Ilaria Maiorano: "Giulia aveva solo 22 anni. Il suo ex venga incarcerato e buttino via la chiave"

La morte di Giulia Cecchettin ha riaperto ferite mai chiuse. Per Daniele Maiorano e sua mamma Silvana la scomparsa violenta della ragazza è collegata a quella della loro Ilaria, osimana di 41 anni uccisa l’anno scorso a ottobre nella sua abitazione a Passatempo.

Un altro femminicidio, avvenuto a chilometri di distanza ma "vicino" per la famiglia Maiorano. "Ho scorso le notizie sul telefono come faccio sempre e mi è balzata quella della morte di Giulia l’altro giorno. Ci ha trafitto e ci è dispiaciuto moltissimo perché io e mia mamma pensavamo davvero che la ritrovassero viva – dice il fratello Daniele -. Una ragazza di 22 anni non meritava tutto questo. Giovedì scorso doveva discutere la tesi di laurea e non ci è potuta andare. Un anno fa aveva perso anche la madre".

Non c’è pietà, da parte dell’osimano, per l’assassino: "Che il suo ex venga messo in carcere e venga buttata la chiave". Tanta rabbia e tanto dolore, sordo, di chi, dopo più di un anno, non smette di chiedere giustizia che, anche se non potrà riportare indietro la propria cara, le darà, dicono, pace. Le loro vite sono state stravolte dopo quell’orribile fatto che ha distrutto la vita di Ilaria e la loro famiglia. L’osimano e sua madre in questo frangente si sentono di esprimere grande vicinanza alla famiglia della ragazza: "In questo momento di dolore siamo molto vicini alla famiglia perché sappiamo, in queste circostanze, quanto si soffre. Ilaria ci manca moltissimo e ogni giorno le chiediamo la forza per affrontare questo brutto momento che stiamo attraversando". Non sapevano, madre e figlio, quello che Ilaria, come tante vittime di violenza, stava passando: "Purtroppo non sapevamo della sua brutta situazione, non ci diceva mai niente per non farci preoccupare e poi a casa sua non ci era mai permesso di venire – continua Maiorano -. Non potevamo venire neanche alle feste di compleanno delle bimbe, non eravamo invitati, potevamo vedere solo i video che ci mandava. Potevamo solo fare i regali che venivano a prendere a casa loro".

Un anno è trascorso ma è come se fosse ieri e nulla potrà cambiarlo ora. Il giudice Alberto Pallucchini a fine settembre ha rinviato a giudizio il marito Tarik El Ghaddassi, marocchino di 42 anni. È accusato del delitto che ha sconvolto Osimo. "Non meritava di fare questa brutta fine, morire massacrata di botte dal marito. Io e mamma non lo perdoneremo mai per quello che ha fatto, deve avere l’ergastolo, il massimo della pena". Nel caso osimano, di mezzo, c’erano anche le figlie minorenni della coppia: "Chi sapeva doveva intervenire e aiutare Ilaria e le bimbe e mettervi in salvo e avvertire anche noi. Ora vogliamo giustizia e sapere la verità del caso. Ti pensiamo sempre". El Ghaddassi andrà a processo a dicembre per il reato contestato dall’accusa e con tutte le aggravanti che prevedono una pena da ergastolo. L’imputato, che in carcere dal giorno del delitto, lo aspetterà ancora da recluso nel carcere di Montacuto.