Ancona, 30 agosto 2023 – Lunghi silenzi, visi cupi, lacrime. La consolazione e la forza si cerca di trovarle sorreggendosi l’uno con l’altro. Niente e nessuno, però, potrà mai colmare il vuoto per la prematura morte a 23 anni di Klajdi Bitri.
Raccolta fondi per riportare la salma in Albania
Il più cercato dagli abbracci è suo fratello Xhuliano, 18 anni appena, il fratello minore del giovane assassinato con un colpo di fiocina dall’algerino 27enne Fatah Melloul. ‘Xhulio’, il suo soprannome, è travolto dall’affetto degli amici e dei parenti che hanno potuto raggiungerlo in Italia. Non i genitori, costretti in terra natia. Ma con lui ci sono tutti, chi ha potuto.
Gli affetti più cari, i compagni di squadra della Nuova Aquila (dove Klajdi giocava e Xhulio si allenava, ndr), i rappresentanti della comunità albanese di Ancona. Ci si sta adoperando per aiutare la famiglia Bitri su più fronti. Le novità della giornata di ieri, un’altra giornata di composto dolore all’obitorio dell’ospedale di Torrette, sono diverse.
Prima, quella del cuore: un benefattore anonimo – volutamente anonimo e ne rispettiamo i suoi voleri – sosterrà le spese del funerale di Klajdi. L’altra, che non si discosta troppo: accanto alla raccolta fondi avviata spontaneamente su Gofundme.com (che ha già superato quota 10mila euro) per aiutare la salma del 23enne a lasciare l’Italia per l’ultimo saluto in Albania, la comunità albanese di Ancona e gli amici stanno garantendo altre erogazioni liberali per aiutare Xhuliano e i suoi in queste difficili e impreviste pratiche da sbrigare.
Anche l’Ambasciata albanese si è attivata, per provare a sveltire il trasferimento. Ma, salvo nuove perizie, il corpo di Klajdi non lascerà la Dorica almeno fino a venerdì. Resta ancora da programmare, infatti, la data di partenza dal porto – sembra – di Bari fino all’Albania. Partenza propedeutica alla calendarizzazione della funzione funebre. La terza notizia è quella che si era già appresa dalle parole di Xhuliano Bitri, rilasciate due giorni fa al Carlino. Gli amici, ma anche lui stesso, vorrebbero organizzare un momento di ricordo di Klajdi. "Una fiaccolata in sua memoria", per l’esattezza.
"Per chiedere giustizia, per fare in modo che nessuno debba più piangere un fratello, un figlio o un amico per una simile azione criminale".
E la fiaccolata si farà. Lo ha assicurato a Xhuliano il vicesindaco Giovanni Zinni, arrivato fuori dalla camera ardente attorno alle 17. La sua presenza, un atto concreto dell’amministrazione Silvetti e della città. In primis per stringersi accanto alla famiglia del 23enne. In secondo luogo per garantire una piena disponibilità nel supporto all’organizzazione dell’evento. Che, secondo quanto trapelato, si terrà ad Ancona, ma comunque non prima del funerale e, dunque, non prima della prossima settimana. Gli esponenti della Giunta, verosimilmente anche gli altri politici locali, ci saranno. Per fare in modo che Xhuliano non sia solo in queste ore così drammatiche. Quelle che lo separeranno per sempre dal suo "angelo" Klajdi, che non ha lasciato neppure un secondo mentre esalava l’ultimo respiro in via Cilea a Sirolo.
"Un ragazzo d’oro, altruista, scomparso per salvare un suo amico italiano", i ricordi più ricorrenti fuori dal piazzale del Regionale. Tutti corrono ad abbracciare il fratello. Lui lo sa di essere circondato da un mare di affetto. Lo conferma al nostro giornale. Poi saluta, dignitosamente, ringrazia. E torna dentro da Klajdi.