"Baby una foto". O ancora: "Hai spaccato". E lui in risposta ai fan-studenti: "Grande ‘bro’", espressione prettamente giovanile e che, nel linguaggio del rap, abbrevia "brother", ovvero "fratello". Così i ragazzi del Volterra Elia di Torrette, ieri, hanno salutato il trapper Baby Gang, in procinto di lasciare la scuola superiore dopo l’incontro. Un incontro gestito dalla scuola nella massima riservatezza, almeno fino alla tarda mattinata. E forse per non alimentare le polemiche che in questi giorni avevano accompagnato la presenza dell’artista che, giovedì alle 21, sarà in concerto al PalaPrometeo per il debutto del tour ‘La fine del mondo’.
D’altronde, da dieci mesi, lo show ha determinato anche reazioni politiche. Con in testa quella del sindaco Daniele Silvetti che, proprio su queste colonne, si era dissociato dalla scelta del Consorzio Ancona per lo sport in merito all’arrivo di Baby Gang, trovando persino la sponda in parte dell’opposizione. Un concerto che si sarebbe dovuto tenere il 27 aprile, poi riprogrammato in virtù di una condanna a Zaccaria Mouhib per una sparatoria nel luglio 2022. A febbraio di quest’anno, la Questura aveva avvertito Palazzo del Popolo di possibili rischi. Ma ci aveva pensato la sentenza a stoppare il tutto. Fino alle cronache più recenti, quando si è inserito anche il presidente della Camera minorile dorica Andrea Nobili che, dopo il percorso di responsabilizzazione e riflessione in carcere, ha chiesto a Baby Gang di venire in una scuola anconetana, cambiando i messaggi (i testi, d’altronde, sono spinti) e aiutando a educare alla legalità i giovani cui si rivolge.
"Credo che il dialogo con le nuove generazioni sia importante – ha spiegato ieri l’avvocato Nobili –, anche se talvolta impegnativo. Spero davvero che Baby Gang abbia compreso fino in fondo gli errori commessi, prendendo le giuste distanze dal passato e non sia solo un tentativo strumentale di riposizionamento imposto dal mercato. Perché personaggi come lui dovrebbero comprendere l’influenza negativa che hanno su alcuni comportamenti e il disvalore dei contenuti di certi brani che arrivano a un pubblico di adolescenti, che non sempre ha sviluppato un senso critico. Incontri di questo tipo sono un piccolo passo".
gi. gia.