NICOLÒ MORICCI
Cronaca

Il caos bancarelle. Alta tensione in piazza, sfiorata anche la rissa

Il previsto spostamento da Corso Garibaldi sta creando più di un malumore. Per calmare la situazione tra un ambulante e un barista è arrivata la polizia. .

Il previsto spostamento da Corso Garibaldi sta creando più di un malumore. Per calmare la situazione tra un ambulante e un barista è arrivata la polizia. .

Il previsto spostamento da Corso Garibaldi sta creando più di un malumore. Per calmare la situazione tra un ambulante e un barista è arrivata la polizia. .

Alta tensione in piazza Roma, rissa sfiorata tra negoziante e bancarellaro. La vicenda risale a sabato ed è passata quasi in sordina per tentare di calmare le acque. L’aria che si respira in piazza Roma, infatti, non è delle migliori. Nel senso che all’indomani della decisione del Comune di spostare gli stand da Corso Garibaldi a piazza Roma, ci sono state parecchie polemiche. Antonio Lanza, ad esempio, titolare del bar ´La piazzetta´, aveva espresso il proprio malcontento sul Carlino di venerdì: "Non è possibile che continuino a mettere le bancarelle in piazza Roma. La mia vetrina è oscurata, sono praticamente murato. Continuo a perdere gli incassi". Il giorno dopo, proprio Lanza si sarebbe preso a male parole con uno dei bancarellari, il cinese Zang: "Gli stendini continuavano a coprire il locale. Ho mandato un mio dipendente chiedendo gentilmente di spostare gli appendini, ma non è servito. Così, sono uscito io – dice – E nel tentativo di spostarli, sono cadute due rastrelliere. Non le ho gettate a terra di proposito". In aiuto dell’ambulante cinese, sono intervenuti alcuni colleghi. Uno è Leonardo Bianchi: "Lavoro in piazza Roma da 43 anni – sottolinea il 63enne, uno degli storici operatori del centro – Il mercato è sempre stato in questa zona, non l’abbiamo inventato noi. E quando il barista ha rilevato l’attività, sapeva benissimo che c’erano gli stand. Tra l’altro, in origine, non c’era il dehors che consente l’ingresso al bar solo dal centro". Quindi, il racconto di sabato: "Erano circa le 14, è uscito inferocito scagliandosi contro Zang. Gli ha gettato a terra due stendini. Ma quell’ambulante ha una licenza regolare e la decisione sull’eventuale spostamento del mercato altrove non dipende né dai baristi né dai bancarellari. È il Comune a doversi pronunciare. È stato un pessimo spettacolo, un atto di violenza da condannare. Il signore cinese è una persona educatissima, non merita questo. Se ci fosse stato qualcun altro al suo posto, non so cosa sarebbe accaduto".

Lanza, venerdì, aveva auspicato lo spostamento delle bancarelle in piazza Pertini. Dopo la caduta degli stendini, l’intervento degli agenti della polizia e di una signora che lavora all’edicola informativa nei pressi della farmacia. Ma il signor Zang non ha sporto denuncia: "Confido nel rapporto di vicinato, bisogna andare d’accordo – dice lui, in un italiano risicato – Mi sono spostato un po’ più avanti, ci sono 5 metri di spazio dal bar. E a volte sì, posiziono gli stendini sulla destra per via del sole. Ma non ostruisco il passaggio ai clienti del bar, quello è il mio spazio".

Nessuna querela neppure da parte di Lanza, apostrofato "con epiteti poco carini", evidenzia. C’è poca voglia di parlare in Corso Garibaldi: "Io faccio il mio lavoro, poi me ne vado a casa. Non voglio entrare in queste diatribe, sono stanco". E ancora: "C’è un clima di tensione, non voglio rilasciare dichiarazioni", glissano altri due conosciutissimi ambulanti. La polizia locale, ieri, girava proprio tra piazza Roma e Corso Garibaldi. L’obiettivo è scongiurare un’escalation di violenza tra gli operatori, che dovrebbero soltanto poter lavorare.