Segretario Pierpaoli, la sua associazione è reduce dal successo di Choco Marche: siete soddisfatti del risultato di questa 23esima edizione?
"Sicuramente lo siamo, abbiamo registrato oltre 70mila visitatori e celebrato l’eccellenza delle imprese cioccolatiere artigiane. Molti sono arrivati anche da fuori regione segno che se si organizzano gli eventi giusti questi possono anche diventare un volano per il turismo".
Cosa è piaciuto di più?
"Il fatto che fosse un evento pensato per tutta la famiglia e infatti i laboratori per i più piccoli hanno visto la partecipazione di oltre 2000 tra bambini e adulti prenotati nei tre giorni della manifestazione. Anche gli appuntamenti de ’Il Salotto del Gusto’ sono stati molto apprezzati perché in grado di valorizzare l’artigianalità".
Quindi dovendo immaginare il futuro del commercio anconetano bisognerà puntare su questo?
"Decisamente sì e lo dico da sempre: la qualità e l’artigianalità sono il salvagente in questo momento di crisi. Ad esempio anche in Choco Marche proprio per vaorizzare questo aspetto abbiamo inserito uno degli appuntamenti degli ’Itinerari La Via Maestra – territorio, sapori, artigianato’ accompagnando i partecipanti in un percorso attraverso l’Ancona storica. Dobbiamo lavorare per rendere Ancona attrattiva tutto l’anno, certe manifestazioni sono una vetrina delle nostre eccellenze".
Il momento che stiamo vivendo è particolarmente complesso e il commercio è uno dei settori che ne risente di più. Quali soluzioni?
"Le dinamiche degli ultimi mesi hanno portato a un’ulteriore contrazione dei consumi e purtroppo la soluzione pronta non ce l’ha nessuno. Sicuramente alcuni fattori, come la concorrenza delle vendite online soprattutto in questo periodo dell’anno, influiscono, ecco perché ancora di più serve attenzione al cliente e grande professionalità, e puntare su ciò che una fredda vendita online su piattaforme multinazionali non potrà mai offrire".
Ritornare a una spesa più "local" quindi?
"Come Confartigianato abbiamo lanciato una campagna ad hoc per promuovere gli acquisti di prossimità e da sempre puntiamo a creare un brand condiviso con i Comuni limitrofi anche nel cartellone di eventi. Il mio sogno? Valorizzare i cosiddetti centri commerciali naturali come Corso Amendola, il Piano, la Baraccola in maniera organica e pianificata che oltre allo shopping prevedano tour guidati e itinerari turistici. Vogliamo far rivivere i territori, i piccoli centri, laddove si trovano le eccellenze artigiane e manifatturiere".
Che Natale sarà?
"Siamo ottimisti, l’amministrazione si sta impegnando per mettere in piedi un cartellone di eventi attrattivo e speriamo aiuti a risollevare le vendite e portare nuovo ossigeno al commercio cittadino. L’attenzione al cliente è la leva più importante".