Il blitz della polizia: "Nonna, mi servono soldi". Truffano una 95enne ma vengono arrestati

Erano riusciti a farsi consegnare monili d’oro per un valore di 11mila euro. L’anziana gli aveva dato anche la fede del marito morto e gli anelli al dito. Sono stati notati in strada perché uno indossava un cappotto per coprire i tatuaggi. .

Il blitz della polizia: "Nonna, mi servono soldi". Truffano una 95enne ma vengono arrestati

Il blitz della polizia: "Nonna, mi servono soldi". Truffano una 95enne ma vengono arrestati

"Nonna, papà è nei guai con le Poste. Gli stanno sequestrando tutto, non ha più né cellulare né documenti: gli servono 4mila euro". E la 95enne (moglie di un carabiniere) consegna 11mila euro in oro. Pendolari della truffa arrestati ad Ancona. Si tratta di due napoletani di 20 e 23 anni. Brillante operazione della Squadra mobile dorica e dei poliziotti di quartiere (Upg). Il tutto è accaduto giovedì mattina, proprio sotto la sede della questura, in piazza Fontana. Una telefonata insolita e un’anziana che abbocca: "Sono tuo nipote, scusa per la voce rauca ma sono influenzato – avrebbe detto il truffatore da un centralino di Napoli – Servono soldi per papà", suo figlio. La nonnina, allarmata, risponde di non avere contanti in casa, ma in fondo "va bene anche l’oro. Passerà un addetto della questura da te, non riagganciare", le intima il fantomatico nipote. Che intanto avverte gli scagnozzi di Ancona, indicando loro l’indirizzo da raggiungere. Dopo pochi minuti, a casa della donna si presentano due ragazzi: uno attende in macchina (una T-Rock a noleggio), l’altro suona il campanello e si fa consegnare i 4mila euro pattuiti: 20 monili d’oro del peso complessivo di oltre due etti. Non solo: il malvivente nota altri gioielli addosso alla vecchina. Che quindi viene costretta a sfilarsi gli anelli, le catenine che aveva al collo e persino la fede del marito morto. Il tutto per un valore di circa 11mila euro.

Il ladro scende le scale in fretta e furia diretto dal complice, che lo attende in auto, ma commette un errore: indossa un cappotto con le maniche lunghe per coprire eventuali tatuaggi. È per questo che la pattuglia che si ritrova a passare di lì lo nota. La Volante rallenta e accosta. Un poliziotto (quello vero) scende per un controllo, ma il truffatore sale in macchina e i due quasi lo travolgono. Si dileguano a tutta velocità per le vie di Ancona, mentre la Mobile, diretta dal vice questore Carlo Pinto, si mette sulle loro tracce. La nota radio viene presa anche dai carabinieri: saranno i militari dell’Arma a fermare la T-Rock in zona Ikea. A bordo, però, solo il conducente, un pluripregiudicato del 2001 con obbligo di firma e dimora a Pozzuoli. L’altro, classe 2004, con piccoli precedenti, è già alla stazione, pronto per tornare a Napoli. È qui che viene notato dalla polizia: nello zaino, l’oro appena rubato. Le manette scattano all’istante: truffa aggravata in concorso. I due riconosciuti dalla vecchina, che ha già riavuto i preziosi dopo la formalizzazione della denuncia. A loro carico, il questore dorico, Cesare Capocasa, ha emesso due fogli di via obbligatori: i truffatori dovranno lasciare Ancona con divieto di ritorno per quattro anni.

Nicolò Moricci