REDAZIONE ANCONA

"Il blackout a Teramo è solo un episodio"

L'Ancona si prepara per l'anticipo contro la Civitanovese, con Ramires fermo per uno stiramento e incertezze su Magnanini. Il direttore sportivo Tamai critica la prestazione del team a Teramo, ma resta fiducioso nel potenziale della squadra.

Ancona troppo sottotono a Teramo

Ancona troppo sottotono a Teramo

L’Ancona ha ripreso ieri gli allenamenti al Coppo di Sirolo in vista dell’anticipo di sabato pomeriggio contro la Civitanovese. Fermo ai box per uno stiramento Ramires, ma ieri è stato tenuto a riposo anche Magnanini che a Teramo domenica scorsa ha rimediato una botta alla caviglia. Questi giorni saranno utili per capire se potrà recuperare in vista del derby di sabato. Tutti gli altri ieri erano regolarmente a disposizione di Massimo Gadda.

Presente all’allenamento anche il direttore sportivo Pietro Tamai, che dopo aver rivisto la partita di Teramo in televisione è tornato sulla prova dei biancorossi, definita anche dal mister, nel dopogara, la più deludente delle prime sei giornate di campionato: "Anche dopo averla rivista ho la stessa sensazione che avevo domenica a fine partita – spiega Tamai –: è stata la peggior gara da quando siamo partiti, anche a livello di situazioni lasciate agli avversari è stata quella in cui abbiamo concesso di più. Qualche merito ce l’ha anche l’avversario, sicuramente, ma molti demeriti sono nostri, siamo entrati molli, specialmente nella ripresa. Ho visto una squadra diversa da quella che non meritava di perdere con il Chieti e che non meritava di perdere neanche a Senigallia, completamente diversa. I primi venti minuti primi non li abbiamo giocati male, ma resta la peggior gara delle sei finora disputate. Male davvero l’avvio della ripresa: facendo un confronto, con il Chieti con cui, per esempio, non avevamo mai rischiato nulla, invece domenica in quei 15-20 minuti di inizio secondo tempo abbiamo rischiato di subire più di un gol". E’ riuscito a darsi a darsi una spiegazione? "E’ stato un blackout da parte un po’ di tutti, speriamo che sia un passaggio a vuoto che dopo cinque o sei gare può accadere, dobbiamo lavorare anche su questo. Non trovo una ragione specifica, magari posso pensare a un attimo di rilassatezza, che chiaramente non ci sta ma che magari è capitato. Sono convinto sia stato solo un episodio. Perché ho molta fiducia in questi ragazzi, si vede come stanno lavorando. Dobbiamo ancora diventare squadra consapevole dei propri mezzi, ci vorrà un altro mese e mezzo e speriamo che nelle prossime sei partite avremo capito la nostra forza e ne saremo consapevoli. Poi quello che ci manca a oggi lo sappiamo". Vale a dire? "Se a dicembre avremo lo stesso distacco attuale dalle prime, potremmo prendere in considerazione qualche intervento". Ecco, allora secondo lei dove può arrivare quest’Ancona? "Può ambire tra le prime quattro o cinque, e se matura e cresce in fretta, allora chissà, nel calcio come nella vita non si sa mai. Ma bisogna credere in quello che si sta facendo al duecento per cento, e devo dire che i nostri ragazzi stanno lavorando molto sotto questo aspetto. Sono fiducioso". E’ possibile che a Teramo la squadra abbia avuto un calo di rendimento fisico? "Non possiamo cercare alibi o giustificazioni. Se i giocatori sono stanchi ce ne sono altri più freschi pronti a subentrare". Siete ospitati al campo del Coppo: come vi state trovando? "Ottimamente, è un bel campo che non conoscevo, ci hanno accolto molto bene, c’è un custode squisito, è una buonissima soluzione per allenarci".

Giuseppe Poli