Sindaco Silvetti, in apertura, quale slogan vorrebbe coniare per lanciare la sua città? "Senza dubbio ‘Ancona città aperta’". Aperta a cosa? "A una lenta, ma costante, rivoluzione culturale che possa consentirci di avere una visione, di non restare fossilizzati alle buche sulle strade o allo sfalcio del verde. Un anconetano più positivo, disposto a vantarsi della sua città e non a chiudersi in se stesso. Ancona si sottostima, la città può dare di più, viene valorizzata più da chi viene da fuori.
Nel 2024 siamo riusciti a compiere l’opera, non banale e né semplice, di cambiare la percezione della città. L’abbiamo fatto con grandi eventi, anche internazionali e grandi idee come quelle del cinema".
Intende avere una vocazione turistica più spiccata, accogliere? "Esatto, il turismo può consentire lo sviluppo della città, mentre molti tendono a essere conservatori. Tanto per fare un esempio, perché la spiaggia di Mezzavalle deve essere riservata a pochi. Non viviamo alla giornata, facciamo parlare di noi cambiando le cose e non per gestire l’ordinario. Il popolo ci segua su questo".
A tal proposito, può bastare un Cinepanettone per rilanciare l’immagine di Ancona? "Direi di no, il traino è importante, ma presto si esaurirà. Dobbiamo essere bravi a intercettare ogni forma di turismo".
Perché allora è contrario alle navi da crociera al Molo Clementino? "Lei non immagina quante lettere ricevo dai comitati legati all’impatto dell’inquinamento sulla salute dei cittadini. Ci sono proteste, esposti e io sono convinto che portare tanti turisti fin laggiù, dovendo creare una enorme centrale elettrica per alimentare qui bestioni, renderà l’ambiente più fragile. Detto questo io sono a favore del crocerismo al 100%".
Lo dica a Msc... "È vero, abbiamo avuto dei confronti aspri in passato, ma poi la stessa Msc ha sponsorizzato con oltre 30mila euro un evento estivo".
Restando sull’ambiente, la riattivazione della stazione Ancona Marittima è un progetto concreto? "Molto concreto, considerato strategico dalla Regione e vagliato con attenzione da Rfi e Autorità portuale. Avrà due binari fissi, mentre gli altri verranno dismessi per recuperare spazi, lì e nelle vecchie officine dismesse. Il 2025 sarà l’anno della progettazione e del reperimento delle risorse, così come sarà l’anno del via libera al progetto triennale di monitoraggio dell’ambiente con Arpam".
Nel 2024 avete speso molto per i Grandi Eventi, tralasciando i bisogni di una fetta della popolazione, quella più in difficoltà: intende invertire la rotta? "Non abbiamo tralasciato nessuno...".
Scusi, ma nella manovra di bilancio non riusciamo a trovare le risorse sui contributi agli affitti e le bollette per le famiglie povere, la Tari è aumentata molto l’anno scorso e quest’anno assieme a svariate tariffe, non è d’accordo? "Il tema delle povertà ad Ancona è molto sentito. I numeri ci dicono che c’è un’allerta, con più costi e meno trasferimenti dallo Stato, ma quei capitoli del sociale li rimpingueremo in corso d’opera con le variazioni di bilancio".
Firmerebbe di nuovo la misura del cosiddetto ‘Bonus Bebè’ senza guardare l’ISEE delle famiglie (250 euro a famiglia, al netto dei redditi)? "La misura ha come obiettivo di medio periodo aumentare la natalità e non possiamo fare una distinzione tra bambini bianchi o neri. Per i più deboli esistono altre forme di sussidio. Voglio che la popolazione della città torni a salire sopra quota 100mila abitanti invertendo la fuga degli anconetani e secondo i calcoli il risultato dovrebbe arrivare entro il 2025. Certo, una grande mano ce la daranno gli stranieri, al 16% in città e così ben integrati".
Avete messo 72mila euro per i nuovi nati del 2024 e ne rimettete altrettanti per l’anno che sta per iniziare? "Sì, anche se serviranno altre misure per favorire la natalità".
In tema di bilancio, perché non siete riusciti a portarlo per il voto e il via libera in consiglio entro Natale, come è sempre accaduto, tranne il periodo Covid, negli anni scorsi? "L’abbiamo fatto per venire incontro alle esigenze del consiglio, per non costringerlo a una serie serrata di commissioni sotto le feste. E comunque lo approviamo il 9 gennaio, succede, lo fanno in tanti".
Le critiche di alcuni esponenti della giunta verso l’operato degli uffici, colpevoli di aver ritardato i lavori, le condivide? "Alcuni documenti sono stati presentati con meno tempestività, può succedere, ma è vero che negli uffici si deve lavorare di più e meglio e questo riguarda anche le figure dirigenziali. Evidentemente in Comune non erano abituati a lavorare così tanto".
Tante attenzioni al centro storico e dal 2025 anche ai borghi: state dimenticando i quartieri popolari e le periferie? "Facciamo il possibile, ma molte sono aree urbane dormitorio, dove c’è poca aggregazione e dove un servizio vitale lo svolgono gli oratori".
Chiudiamo con un’ammissione legata al 2024: cosa non rifarebbe? "Firmare l’ordinanza anti-bivacchi. Ero sotto pressione e ho ceduto, sbagliando".