La Croce Rossa di Jesi ha denunciato in una nota un episodio avvenuto il 12 aprile scorso alle ore 16.30 circa, quando era presente "con un gazebo lungo corso Giacomo Matteotti, all’altezza del Santuario della Madonna delle Grazie, per svolgere l’ormai abituale attività “Libri in baratto”. Durante l’iniziativa – si legge – proprio accanto al gazebo dei nostri volontari, si sono radunati alcuni manifestanti del Comitato ’No Edison’, per protestare contro la realizzazione dell’ormai noto impianto di trattamento rifiuti. Poiché che la protesta era alquanto rumorosa ed impediva, di fatto, ai giovani della CRI di svolgere la loro attività e dal momento che i passanti, nello scattare fotografie, vi ritraevano inevitabilmente anche i volontari in uniforme, questi ultimi hanno cortesemente chiesto ai manifestanti di potersi spostare di poco, dal momento che la loro autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico lo consentiva. A questa semplice richiesta, volta a consentire ad entrambe le associazioni di svolgere le rispettive attività senza intralciarsi a vicenda, una manifestante avrebbe iniziato ad aggredire verbalmente i giovani volontari, dicendo loro che avrebbero dovuto ‘vergognarsi’ per il comportamento che stavano tenendo, senza possibilità di replica alcuna, mentre un secondo manifestante avrebbe asserito che ‘la Croce Rossa è una mafia’". Nel riconoscere la piena legittimità della protesta, il Comitato CRI di Jesi intende stigmatizzare con fermezza l’accaduto, ritendendo "assolutamente inammissibili aggressioni di qualsiasi natura, anche verbale, nei confronti dei volontari".
Cronaca"I volontari della Croce Rossa aggrediti da alcuni manifestanti"