Truffano un’anziana spacciandosi per il nipote bisognoso di soldi. Il raggiro era avvenuto questa estate, ai danni di una 95enne, ma la polizia aveva rintracciato i due malviventi poco dopo, trovando anche tutta la refurtiva, monili d’oro che la donna aveva dato in pegno non avendo denaro liquido in casa. I due presunti truffatori, un 20enne e un 23enne napoletani, finiranno subito a processo. La Procura ha chiesto il giudizio immediato e lunedì era fissata l’udienza per procedere con l’abbreviato ma il giudice ha dovuto rinviare al 2 dicembre per lo sciopero degli avvocati. Le prove in mano alla polizia sono state ritenute sufficienti per la pubblica accusa che ha chiesto subito il giudizio. La truffa alla vittima era stata messa a segno a luglio. L’anziana era stata contattata al telefono da un uomo che si era presentato come il nipote. "Nonna ho un guaio grosso con l’ufficio postale - le aveva detto l’impostore - mi servono 4mila euro". L’anziana aveva preparato tutto l’oro che aveva in casa per aiutare il nipote. Un finto poliziotto era passato poi nell’abitazione della 95enne per prendere una 20ina di monili d’oro tra braccialetti, collanine, ciondoli, medagliette per un peso di oltre due etti. Una pattuglia della squadra mobile aveva intercettato l’auto dei due truffatori a Borgo Rodi. Una vettura sospetta che avevano deciso di fermare e controllare ma il veicolo non si era fermato all’alt. Era nato un inseguimento e e i banditi erano riusciti a dileguarsi. Dopo un’ora però l’auto era stata nuovamente localizzata. I due napoletani erano stati arrestati e portati in carcere per truffa aggravata in concorso.
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