di Marco Moroni
Dal 15 ottobre chi sceglierà di fare una corsa in taxi avrà una garanzia in più: anche per i lavoratori del settore dei trasporti, infatti, sarà necessario avere il Green pass e i controllori – nella maggioranza dei casi – saranno proprio i clienti, che potranno chiedere al loro autista di esibire la certificazione verde. "Una maggiore sicurezza per tutti, che renderà i nostri servizi più attrattivi per i clienti" spiega Gilberto Gasparoni, segretario di Confartigianato taxi Marche; una posizione condivisa da molti, anche se qualche scettico rimane.
"Aspettiamo ulteriori indicazioni per stabilire un protocollo chiaro per la verifica del Green pass – continua Gasparoni – ma Confartigianato ha incentivato il ricorso al vaccino anche prima delle ultime normative del Governo Draghi". Una maggiore tutela che ha permesso il successo anche dell’iniziativa promossa dal Comune di Ancona dei buoni di viaggio per le categorie più deboli, ticket del valore di 10 euro da spendere sui taxi, come spiega Gasparoni: "Essere in regola con il Green pass o con la vaccinazione ci ha permesso di trasportare in piena sicurezza tanti over 70".
Una tutela non solo per i passeggeri, ma anche per gli autisti, che spesso lavorano a stretto contatto con passeggeri in viaggio, come accade ai tassisti che lavorano a Falconara, vicino all’aeroporto. "Mi sembra giusto estendere il pass anche a noi, come a tutti gli altri lavoratori. L’avrebbero potuto fare anche prima", commenta Mirco Muzi, e gli fa eco il collega Fabio Porcarelli: "C’è una pandemia in corso, possiamo fare questo piccolo sacrificio, per la sicurezza e il benessere di tutti. Nel frattempo stiamo pensando di esibire il Green pass accanto alla licenza, magari coprendo i nostri dati sensibili, ma rassicurando il cliente". La scelta però non convince tutti. "Mi sembra una forzatura per introdurre l’obbligo vaccinale – dice Simone Mazzotti – Fino ad ottobre sarò a posto con il pass, poi sceglierò se vaccinarmi o se ottenere di volta in volta il certificato facendo i tamponi".
Ma è sicuro che per continuare a lavorare bisognerà adeguarsi alle nuove normative, valide non solo per i tassisti, ma anche per chiunque si occupi di trasporto di persone. Lo conferma Pasquale Petrone, che, con il figlio Carmine, si occupa del trasporto di studenti e persone con disabilità a Senigallia: "Sono categorie più fragili, a rischio – dice Petrone – per questo abbiamo deciso di vaccinarci subito, per noi non sarà un problema controllare di essere in regola con il Green pass".
Anche Massimo Zepponi conferma: "L’estensione dell’obbligo del Green pass non ci coglierà sicuramente impreparati, abbiamo già avuto clienti che hanno richiesto il certificato dei nostri autisti o il tampone, già dai primi mesi del 2020 e abbiamo sempre soddisfatto le loro richieste". La Zepponi tours lavora con compagnie straniere o società sportive che già richiedevano agli autisti garanzie in più sul fronte della lotta al Covid. A breve, queste precauzioni diventeranno un obbligo stringente.