MARINA VERDENELLI
Cronaca

I tanti progetti con Luigi Catalano:: "Per me è stata come una mamma"

Con l’imprenditore era nato un profondo legame: "Quell’ultima cena qui da me"

Con l’imprenditore era nato un profondo legame: "Quell’ultima cena qui da me"

Con l’imprenditore era nato un profondo legame: "Quell’ultima cena qui da me"

Era stata poco bene lunedì tanto che si era rivolta al pronto soccorso di Torrette per fare degli accertamenti. Dall’ospedale regionale era stata poi dimessa ma tornata a casa era stata di nuovo male al punto da predisporre un ricovero all’Inrca. Milena Fiore, 80 anni, presidente dell’associazione Patronesse del Salesi, se ne è andata improvvisamente, mercoledì. Fino all’ultimo è stata attiva, piena di progetti e idee per raccogliere fondi da destinare all’ospedale pediatrico.

Nella sua vita di patronessa ha incontrato tanti benefattori ma con uno, in particolare, aveva stretto un legame profondo, come si fa con un figlio. "Io la chiamavo mamma Milena – la ricorda Luigi Catalano, imprenditore edile oggi passato alla ristorazione dove ad Ancona gestisce il ristorante L’Ascensore – anche sul mio cellulare l’ho memorizzata così. Tante cose abbiamo fatto insieme per il Salesi e Milena anche più di me. La conoscevo da 30 anni, ero un cliente del suo negozio di abbigliamento in corso Garibaldi, Rocchetti. Andando a fare acquisti da lei mi parlò delle Patronesse, non era ancora presidente all’epoca ma la sua passione per l’associazione mi colpì e anche io decisi di fare qualcosa per aiutare l’ospedale e i bambini ricoverati. Da allora abbiamo fatto sempre tante iniziative portando Gaetano Curreri (leader degli Stadio) alle Muse per una serata di beneficenza".

Tra le iniziative benefiche che Catalano ha organizzato con Milena, nel 2012, c’è stata anche quella di un bambino albanese, orfano, Alket, di 15 mesi e colpito da una grave patologia cardiovascolare. Fu fatto operare ad Ancona grazie ad una raccolta fondi. "Sentivo Milena quasi tutti i giorni – continua Catalano – due settimane fa si preoccupava per il ricovero del marito. E’ venuta a pranzo al mio ristorante, come faceva spesso, adorava le olive all’ascolana, abbiamo chiacchierato come sempre, se avessi saputo che era l’ultima volta che l’avrei vista l’avrei abbracciata stretta stretta da non farla andare via. Milena era un vulcano, ha guidato la battaglia per non far spostare il Salesi, temeva che ci rimettessero i bambini".

In ricordo di Milena verrà presto organizzata una cena a scopo benefico. Il funerale si terrà oggi, alle 10, alla chiesa di Santa Maria dei Servi.

ma. ver.