I retroscena dell’operazione. Dal ritorno dell’ex presidente Marconi a capitan Gadda come allenatore

Primo step per l’iscrizione al campionato nella forbice tra l’8 e il 12 luglio

I retroscena dell’operazione. Dal ritorno dell’ex presidente Marconi a capitan Gadda come allenatore

I retroscena dell’operazione. Dal ritorno dell’ex presidente Marconi a capitan Gadda come allenatore

"Come si chiamerà? Ancona, è fondamentale. Era contenuto nell‘avviso pubblico, ma chiaramente la nuova proprietà avrà autonomia, in quanto sosterrà un impegno economico con passione e amore". Il sindaco Daniele Silvetti, all’annuncio della cordata mista, ha fornito rassicurazioni anche sull’appellativo della nuova società che verrà iscritta in serie D. Non "Us", ovviamente. Oltre al nome dell’ex patron Stefano Marconi, altri imprenditori del posto (e marchigiani) hanno scelto di sostenere il progetto. Un caso curioso è quello di un gruppo che arriverebbe da Falconara e che sarebbe pronto ad irrobustire il pacchetto di risorse da destinare al vivaio. Fronte dorico, invece, ci sarebbe anche un gruppo che opera nel comparto della sanità privata. Un altro ancora, invece, da Macerata, proveniente dal mondo dell’edilizia. Un nome che circola con una certa insistenza, infine, giunge da Fano: una personalità già nota nel calcio. Ci sono poi i big dal Lazio, che avrebbero sposato l’operazione Ancona, gestita dal sindaco Silvetti dopo l’imprimatur del presidente della Figc Gabriele Gravina, tramite l’articolo 52 delle Norme organizzative interne federali. Si tratterebbe di imprenditori vicini ai proprietari di Lazio e Frosinone, Claudio Lotito e Maurizio Stirpe. In che modo parteciperanno, lo si scoprirà. Alcuni in un ipotetico Consiglio di amministrazione, altri invece come partner e sponsor. Qualche carta potrebbe essere scoperta già oggi alle 19, all’assemblea pubblica indetta in un luogo iconico, l’ingresso della Curva Nord (con gli ultras che hanno diramato un’apposita locandina). L’amministrazione racconterà ai tifosi tutti i passaggi fatti sin qui. Tra Comune e fedelissimi biancorossi, il legame si è cementificato nell’ultimo mese. "C’è stata grande armonia – ha detto Silvetti – tanto che li ho incontrati tre volte, per fornirgli una comunicazione puntuale e coinvolgerli nei ragionamenti. Sono stati, per me, una fonte di energia. Quello che serve in questi momenti". Chissà che non vi possano essere anche alcuni dei protagonisti del nuovo club. Parallelamente, però, tra la notte di ieri e oggi, si è continuato a lavorare per rispettare la scadenza di domani e, dunque, sulla costituzione della società (e di un conto corrente) per indirizzare alla Federcalcio l’assegno circolare da 400mila euro.

Primo step per l’iscrizione. Poi, nella forbice tra l’8 e il 12 luglio (in deroga), le pratiche dovranno ultimate. Compresa quella del conferimento dei marchi dell’Us Ancona "agnelliana" (che resterebbe di fatto una "scatola vuota") al sindaco e di lì al nuovo soggetto calcistico legittimato dalla città e dalle Istituzioni (politiche e sportive). Insomma: bisogna fare bene e, stavolta, fare in fretta. Ma non c’è altra strada. Nel frattempo, però, s’inizia anche a sognare e disegnare l’Ancona che verrà. Restano le insistenti le voci che vedrebbero Massimo Gadda sulla panchina biancorossa. È svincolato dopo l’esperienza al Ravenna e sarebbe garanzia di credibilità, attaccamento e professionalità. Voci non confermate da fonti vicine all’eterno capitano. Da ultimo è iniziata la "diaspora" dalla vecchia Ancona: il simbolo Alberto Spagnoli si è accasato ieri a Padova, per dirne uno. Non solo i calciatori. Anche i dirigenti e gli allenatori stanno "trovando casa" lontani dalla Dorica.

Giacomo Giampieri