I proprietari del casolare: "Non entravamo lì dentro da anni: è pericoloso"

La macabra scoperta nella stanza: "Il solaio non tiene"

I proprietari del casolare: "Non entravamo lì dentro da anni: è pericoloso"

I proprietari del casolare: "Non entravamo lì dentro da anni: è pericoloso"

"La stanza era molto buia e appena ho aperto il portone di legno un raggio di sole è filtrato illuminando un osso, sembrava tipo uno stinco. Era ai piedi della scala, ho pensato che poteva essere di un animale morto ma quando ho alzato lo sguardo ne ho visto un secondo, più piccolo, poi c’era anche un teschio. Sono fuggito dalla paura e ho chiamato il 112. Non sono più rientrato lì dentro dallo spavento". A parlare è Moreno Cardinaletti, proprietario del casolare a Castelplanio, in contrada Monte Adamo, sulla Montecarottese, dove sabato alle 15 sono stati ritrovati i resti di un corpo umano che potrebbero essere di Andrea Rabciuc, la 27enne scomparsa il 12 marzo dopo aver trascorso la notte in una roulotte, posizionata a 800 metri da quel casolare.

Cardinaletti sabato voleva recuperare della legna tagliata anni fa e sistemata nella stanza inagibile del casolare. "Sono entrato dal portone principale – continua nel racconto – e da lì volevo raggiungere il secondo portone, quello della stanza (non ha una porta divisoria, ndr) interessata, perché si apre solo dall’interno – continua Cardinaletti – Una volta aperto avrei caricato meglio la legna ma fatta un po’ di luce ho visto le ossa ai piedi della scalinata. Percorrere quella stanza è rischioso, il solaio sopra non tiene". Cardinaletti ha riferito che erano almeno 4-5 anni che non metteva piede in quella stanza. Al casolare era stato due volte, una il 16 marzo 2022. "Mio fratello aveva notato una finestra rotta sul retro – dice – arrivato lì ho visto il maresciallo dei carabinieri poco lontano e mi disse che stavano cercando una ragazza scomparsa. Gli ho riferito della finestra e così ha mandato delle persone a controllare. Sono entrate ma non so che stanze hanno visto, io ho atteso fuori. Non emerse nulla. II 6 aprile mi sono ritrovato un video di un sito online che aveva fatto riprese dentro il mio casolare, una troupe di giornalisti era entrata con le telecamere credendo che fosse il casolare della scomparsa. Ho trovato di nuovo la finestra dietro rotta. In quel video però non si vede la stanza del ritrovamento. Ho consegnato tutto ai carabinieri".

"Il giorno successivo alla scomparsa – ricostruisce il fratello Valtero – nel fare un giro attorno al casolare ho trovato una delle due finestre sul retro con i vetri rotti. Ho chiamato mio fratello che mi ha riferito di esserci stato venerdì (poche ore prima della scomparsa, ndr) a potare un albero sul retro del casolare ed era tutto ok. Lui i veniva più spesso ma difficilmente entrava dentro. Sapendo della scomparsa della ragazza gli ho detto di andare dai carabinieri che il mercoledì successivo hanno fatto un sopralluogo ma non hanno trovato nulla. Poi, dopo due settimane, abbiamo trovato di nuovo la finestra rotta. Abbiamo di nuovo segnalato ai carabinieri e sistemato la finestra ma non sono stati fatti sopralluoghi. Probabilmente erano entrati dei giornalisti per fare un video che pubblicato in rete (il ‘casolare degli orrori’), riprendeva la stanza principale ma non quella inagibile".

Ma possibile che nessuno si sia accorto né abbia sentito un forte odore? "E’ quello che ci chiediamo in tanti", concludono i due proprietari.

Sara Ferreri

Marina Verdenelli