
Il congresso della Cna di Fabriano
Invertire il declino economico delle aree interne è possibile. Ne è convinto il neopresidente della Cna di Fabriano, Fabrizio Palanca, che punta sui piccoli imprenditori. "Sono loro la nostra forza, insieme possiamo rilanciare il territorio", ha detto, in primis, l’imprenditore fabrianese.
Poi, partendo dai dati, ha voluto sottolineare: "I numeri del centro studi Cna Marche ci mostrano segnali che, seppur ancora negativi, indicano un rallentamento nella perdita di imprese rispetto al 2023. Nel 2024 Fabriano ha visto una diminuzione di 46 unità (meno 2,2 per cento) contro le 184 (meno 8 per cento) dell’anno precedente. L’intera area montana mostra una tendenza simile: 105 chiusure nel 2024 rispetto alle 296 del 2023".
Le linee guida del mandato di Palanca sono chiare: "Punteremo molto sulle giovani generazioni e sul pieno supporto alla loro formazione. Allo stesso tempo saremo al fianco delle istituzioni e degli enti che governano il territorio per garantire la sostenibilità e l’attrattività del territorio stesso, fornendo ai nostri ragazzi gli strumenti idonei a renderli competitivi in un mercato sempre più dinamico e complesso".
In pratica monitoraggio costante delle politiche infrastrutturali che rappresentano un elemento vitale per le imprese e per le comunità locali in toto.
Ovviamente, le difficoltà di occupazione sono un passaggio importante, considerata la chiusura della vertenza Beko che ha portato 193 lavoratori nelle sedi impiegatizie e 64 nello stabilimento di Melano individuati come numero massimo di esuberi dell’azienda.
"Si tratta di un colpo durissimo che, oltre ad avere effetti diretti nell’immediato, ne avrà anche molti indiretti nel breve e medio periodo. Non possiamo e non vogliamo in alcun modo arrenderci a questa tendenza che ci porterebbe ad un inevitabile decadimento diffuso. Ci ispiriamo ai tanti imprenditori che, nonostante tutto, non vogliono e non possono permettersi di abbandonare il nostro territorio come invece può fare una multinazionale e restano qui garantendo così la sopravvivenza del tessuto economico e sociale. Questo territorio, anche pensando a coloro che abbiamo l’onore di rappresentare, non può arrendersi".
Durante il congresso la Cna ha invitato anche alcuni sindaci della vicina Umbria: "Riteniamo che queste problematiche si possano affrontare oggi solo con una logica pienamente sinergica a livello territoriale e di area vasta, non certo parlando in maniera autoreferenziale di ogni singolo Comune".