REDAZIONE ANCONA

I nuovi attaccanti per spiccare il volo

L’Ancona ha cominciato positivamente la stagione per poi incontrare le prime difficoltà, infilare una serie negativa culminata con la sconfitta...

Battistini con il ds Tamai

Battistini con il ds Tamai

L’Ancona ha cominciato positivamente la stagione per poi incontrare le prime difficoltà, infilare una serie negativa culminata con la sconfitta di Termoli, dopo la quale la squadra s’è progressivamente risvegliata, fino a inanellare la serie positiva che l’ha portata a tagliare il traguardo della sosta natalizia al quarto posto in classifica. Potrebbe riassumersi così il cammino dorico attraverso le 17 giornate di campionato e le due di Coppa, un percorso non certo privo di ostacoli in cui l’Ancona, nata sul campo il 5 agosto scorso, ha progressivamente trovato compattezza, spirito di squadra, consapevolezza dei propri mezzi e fiducia in se stessa.

Un cammino sicuramente positivo. La sosta breve di Natale ha permesso ai dorici di ricaricare le batterie e ora lo staff tecnico avrà tutto il tempo di lavorare al meglio all’inserimento delle tre nuove pedine a disposizione di Massimo Gadda, l’under Bikovskis, ma anche e soprattutto i due attaccanti Varriale e Battistini, il primo tesserato prima dell’ultima di andata ma operativo con il gruppo biancorosso da un paio di mesi, il secondo arrivato anche lui nella settimana precedente al Natale.

E’ proprio da questi ultimi due innesti che l’Ancona si aspetta un cambio di marcia in fatto di gol: se Battistini, infatti, con la sua fisicità è arrivato per fornire alla squadra quel peso in area di rigore che certamente le mancava, l’inserimento di Varriale giunge come ulteriore aiuto alla fase offensiva, visto che l’esterno d’attacco è un giocatore veloce, che attacca la profondità, che salta l’uomo e che sa far male sotto porta. La ritrovata consapevolezza del gruppo, il suo entusiasmo, uniti alle qualità delle due nuove punte che forniscono anche maggiori alternative a mister Gadda, potrebbero permettere ai dorici di puntare ancora più in alto. Senza dimenticare, però, che in questi quattro mesi un ruolo, in attacco, se l’è sicuramente ritagliato Antonio Martiniello: 7 reti in totale, prima 3 in due partite, poi dieci gare a secco, quindi 4 reti nelle ultime cinque gare che hanno indubbiamente immesso carburante ad alta prestazione nel motore biancorosso.

Dorici con due nuovi attaccanti, insomma, ma con un Martiniello che è e resta un giocatore fondamentale per la fase offensiva, nonché un uomo che ha un ruolo rilevante anche all’interno dello spogliatoio. I numeri dell’Ancona da settembre a oggi parlano di una squadra che ha raccolto 29 punti in 17 giornate di campionato (media 1,7 punti a partita), nettamente meglio al Del Conero, dove ha conquistato 17 punti in nove partite, rispetto al rendimento in trasferta, 12 punti in otto gare. Sono 13 i gol subiti (meno di mezzo gol a partita, dato comunque peggiorato dalle 4 reti incassate a Termoli), 16 quelli realizzati (pochi, numeri identici a Sora e Avezzano, squadre in lotta per evitare i playout).

La tendenza delle ultime sette gare, con altrettanti risultati utili consecutivi, parla però di un’altra squadra, con 8 reti segnate e appena 3 subite, ma soprattutto con 17 punti conquistati, quasi il 60% del raccolto dei dorici ottenuto nell’ultimo 40% di percorso: una netta inversione di tendenza che dopo la sosta, a cominciare da Isernia, l’Ancona dovrà provare a confermare.

Giuseppe Poli