GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

I negozi protestano, il Comune va avanti: "Bancarelle sul Corso, altra proroga"

L’assessore Eliantonio non nasconde i problemi sorti in questi mesi, ma la decisione definitiva slitta ancora

I negozi protestano, il Comune va avanti: "Bancarelle sul Corso, altra proroga"

I negozi protestano, il Comune va avanti: "Bancarelle sul Corso, altra proroga"

L’orizzonte temporale arriva a domenica 30 giugno. Ma in assenza di soluzioni – lontane, almeno quelle definitive, non ancora trovate al netto delle riunioni della Consulta del commercio e delle interlocuzioni tra Comune, negozi e bancarellari – si va verso un’ulteriore proroga per lo spostamento dei banchi del mercato lungo il Corso. Mancano infatti meno di due settimane alla deadline. E se fosse confermata la linea dell’amministrazione di procrastinare la decisione, "quella del decidere di non decidere" come sostengono alcuni degli esercizi in sede fissa, il rischio che si accentui la spaccatura tra le attività stesse ("Togliete quelle bancarelle davanti alle nostre vetrine, gli affari vanno a rotoli", il grido di battaglia) e i proprietari delle bancarelle ("Noi le vittime di questa situazione", la difesa) sarebbe piuttosto concreto. Con il Comune nel guado. Alla ricerca di una mediazione che però, stando ai malumori palesati a più riprese, in sei mesi non avrebbe affatto accontentato i negozianti del centro.

"Il cappello" di una vicenda che fa e continuerà a far discutere risiede nell’importante restyling del Mercato delle Erbe, che ha determinato il trasferimento degli ambulanti di Corso (Mazzini) in Corso (Garibaldi) più una parte di piazza Roma. Lavori che proseguiranno fino al 2026, in virtù delle scadenze del Pnnr, e con essi anche i disagi se, appunto, arrivasse un’altra "conferma" dei banchi nel boulevard principale anche a luglio. "I tempi sono stretti, ma l’amministrazione sta cercando di fare una sintesi dopo i sei mesi di sperimentazione e soprattutto alla luce di questa fase interlocutoria in cui abbiamo ascoltato le istanze di tutte le parti coinvolte – garantisce l’assessore a Mercati e Attività produttive Angelo Eliantonio –. Se non si riuscisse per il 30 giugno, è verosimile pensare ad un’altra piccola proroga. Vorrei però chiarie alcuni aspetti". E segue: "Primo fra tutti, abbiamo sempre parlato di una soluzione provvisoria e mai definitiva. Motivo per il quale sono state concesse proroghe. In secondo luogo non bisogna dimenticare che il provvedimento è stato assunto in conseguenza di un cantiere tra i più importanti per lo sviluppo futuro della città. E i cantieri, lo sappiamo, comportano disagi – aggiunge –. Ma allora, già dalle prime riunioni della Consulta, eravamo stati precisi nell’evidenziare che alcune criticità sarebbero potute sorgere".

Da un lato quelle degli ambulanti, che non ne vorrebbero sapere di spostarsi in altra sede. Dall’altro, soprattutto, quelle delle attività in sede fissa, che lamentano di essere "oscurate" dalle bancarelle. "Quelle criticità ci sono state rappresentate dalle attività. Con molta onestà va detto che ci sono – riconosce Eliantonio –. Ma è proprio il motivo per cui la soluzione non è assolutamente permanente". E allora quali scenari: concentrare le bancarelle nelle piazze limitrofe è una possibilità? "Piazza Pertini non è una strada percorribile, ad oggi. Non è un contesto in cui poter trasferire un mercato ambulante, ma di fatto ‘stabile’. Così come non è un’opzione piazza Cavour", chiosa l’assessore. Resterebbe in piedi soltanto l’ipotesi piazza Roma, dove i banchi sono già presenti. Dunque servirebbe una decisa riorganizzazione degli spazi e l’ennesima richiesta di sacrificio e pazienza alle attività.