PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

I medici anconetani alzano la voce: "I gettonisti non sono la soluzione"

Borromei presidente dell’Ordine: "Dobbiamo tamponare le carenze, non costringeteci a scioperare"

I medici anconetani alzano la voce: "I gettonisti non sono la soluzione"

"Puntare sui ‘gettonisti’ cambiando la fonte dei finanziamenti non è una buona soluzione e anzi ha creato disagi, problemi e scompensi salariali". È duro l’affondo di Fulvio Borromei (foto), Presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Ancona. Nel suo intervento Borromei ha analizzato la situazione del settore medico, mai così in difficoltà, assieme a tutto il sistema sanitario, nel territorio: "Nel 45° anniversario dell’istituzione del Sistema Sanitario Nazionale e mai così in passato, dobbiamo promuovere la sanità pubblica e tamponare la carenza generale di medici, specie in alcuni settori strategici: chirurghi,, pronto soccorso, 118, medici di base. Tanti lasciano il pubblico perché non ci sono più le condizioni umane e di serenità per restare. I medici siano ascoltati e rispettati, specie quelli in trincea, in tavoli permanenti di confronto e non soltanto in pochi momenti formali. Chi ha deciso di restare lo fa per rispetto della Res Publica". Il presidente dell’Ordine si lascia poi andare a una difesa accorata della categoria: "I medici non sono un casta, l’Ordine non è una casta, è composto da professionisti che lavorano in silenzio e se il sistema sanitario non crolla è proprio per questo lavoro in silenzio _ è stato l’attacco di Borromei _. Non obbligate loro a scioperare, la deformazione è quella di lavorare, essere presenti, rispettando i codici deontologici. Basta ingessare i medici ai piani terapeutici, non hanno più ragione di esistere, bisogna tornare alla cura dei pazienti, il 17% dei quali ha attivato assicurazioni private e il 21% risparmia per eventuali e improvvise spese mediche. I medici, noi medici, il campo non lo abbandoniamo". Nella lunga fase dei riconoscimenti annuali (l’Ordine festeggia quest’anno i suoi 125 anni), tra i nuovi che si affacciano al mondo del lavoro e al contrario quelli premiati a 40, 50 e 60 anni dalla laurea, un’onorificenza speciale a chi si è particolarmente distinto. Ecco il breve elenco della categoria ‘Essere riconosciuti’: Carlo Mariotti, Susanna Contucci, Riccardo Pela, Lina Zuccatosta, Roberto Galassi, Andrea Giacometti, Giovanni Maria Di Benedetto, Stefano Menzo, Giovanni Cobellis, Giovanni Danieli, Roberto Trignani, Stefano Vecchioni, Edoardo Barboni, Saverio Cinti, Roberto La Rocca. Sul palco anche Simone Pizzi, medico del Salesi e presidente del consiglio comunale di Ancona: "C’è una visione distorta della professione, dal medico chino sul paziente all’eroe del Covid e poi di nuovo sotto attacco. La garanzia delle cure deve valere per tutti, c’è bisogno di tornare al concetto di umanità e invece la burocrazia toglie tempo ai rapporti coi pazienti" ha detto Pizzi.

Tra i relatori anche il preside della facoltà di medicina e chirurgia della Politecnica, Mauro Silvestrini, tra i firmatari della lettera-denuncia contro le istituzioni in difesa dell’azienda di Torrette: "Siamo una delle poche facoltà a crescere. Nel 2016 avevamo avuto 169 matricole, quest’anno 410. La nostra continua a essere una missione, ma l’adeguamento di personale non viene applicato". In occasione dell’incontro è stato presentato il libro del dottor Massimo Fazzini ‘Come i fiori in Antartide. L’attitudine alla cura in pronto soccorso’.