La Pinacoteca "Podesti" e la mostra "Una famiglia per Ancona" riapriranno domenica: l’annuncio è arrivato ieri, dopo un post dell’ex assessore alla cultura, Paolo Marasca, che aveva denunciato sulla sua pagina Facebook la chiusura anticipata e senza preavviso della mostra, che avrebbe invece dovuto essere visibile fino al 6 gennaio. In realtà, il nostro giornale aveva comunicato da tempo la chiusura della mostra. In ogni caso, dopo quattro ore dalla pubblicazione del post, alle ore 14.30 un comunicato stampa comunale ha annunciato la riapertura, aggiungendo che essa "avviene dopo un breve ritardo dovuto alla serie di eventi che si sono susseguiti nelle ultime settimane dopo il termine del summit internazionale del G7 Salute – dal Consiglio Nazionale dei Consumatori al recente Expo Consumatori, dal festival Pigreco al Festival Cinematica e al Cheese Award – che hanno imposto una riorganizzazione degli spazi e dei servizi alla Mole Vanvitelliana". Proprio a proposito dell’iniziativa Cheese Award, Marasca, nello stesso post, aveva rimarcato che da quando la Pinacoteca è stata chiusa i dipinti sono stati "coperti da pannelli per fare le cene, i catering, le fondute", precisando che nelle sale "si fanno cene, catering e altro con i dipinti antichi appesi, coperti un po’ goffamente da pannelli. Lo scorso weekend abbuffate di formaggio". Il riferimento è al Cheese Award: leggendo le cronache sull’evento, si scopre che alla presentazione dell’iniziativa ha partecipato anche Jacopo Toccaceli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale e il consigliere delegato alla promozione dei prodotti tipici della marca Anconetana. Tuttavia, Toccaceli è anche proprietario della Bottega Re Formaggio: era opportuno che una manifestazione di settore, che mira ad aumentare i profitti dei commercianti di formaggio, fosse patrocinata da un rappresentante delle istituzioni, eletto per garantire l’interesse pubblico? Un’altra questione sollevata da Marasca, su cui il Carlino ha già dato ampiamente conto, è la condizione dei lavoratori della Pinacoteca comunale. Marasca ha ricordato che per l’inaugurazione della mostra dedicata alla famiglia Ferretti sono stati assunti "tramite agenzia interinale alcuni degli ex dipendenti della Pinacoteca, mandati a casa qualche mese prima e colpevolmente per la chiusura del museo", ma, dopo il G7, prosegue l’ex assessore, "senza dire nulla a nessuno, la mostra non riapre. Più precisamente: i contratti interinali scadono e non vengono rinnovati; le sale restano chiuse (nonostante fuori campeggi la scritta con le date 24 luglio - 6 gennaio). I lavoratori, dopo essere stati mandati a casa già una volta, vengono costretti all’interinale e, poi, nuovamente umiliati, gravemente umiliati". Nelle stesse ore in cui Marasca ha pubblicato il post, ieri mattina, i lavoratori della Pinacoteca sono stati chiamati dall’agenzia interinale During di Jesi per un altro contratto interinale, part-time, fino a gennaio: ricominceranno a lavorare questo fine settimana. Stamattina, nel frattempo, degli addetti comunali rimonteranno la mostra, "in tutta fretta", a quanto ci riferiscono nostre fonti. Oltre alla riaperrtura della Pinacoteca, infine, la Giunta ha annunciato che la mostra dei capolavori anconetani ai Musei Capitolini si aprirà a fine mese e la mostra sulla collezione Ferretti "resterà aperta come da programma fino al 6 gennaio: al termine, come già annunciato, i quadri esposti saranno sottoposti a restauro."
CronacaI formaggi tra i dipinti: "Una famiglia per Ancona sostituita dai catering"