Che la zona piaccia ai cinghiali, ormai, non c’è più dubbio. Come dimenticare Alan, l’esemplare che l’estate scorsa tenne in ostaggio il parco della Cittadella per settimane. Lui per dirne uno. Onde evitare di occupare mezzo giornale per dettagliare un’interminabile lista di "fratellini e sorelline" segnalati ovunque. L’ultimo, un gigante, ha fatto capolino – incredibile ma vero – all’interno del cortile del liceo Mannucci. E lo scatto, coerentemente con l’indirizzo artistico di quel plesso, è pittoresco. L’animale sta lì, beato, a "pascolare" nel perimetro di una scuola svuotata per le vacanze estive. Non sarebbe il solo "assetato di cultura" e che bazzica nei paraggi, come spiegato da un lettore del Carlino. C’è addirittura "un gruppo di cinghiali in qualunque ora della giornata". Non vorranno mica iscriversi ad un corso a settembre, no? E allora i residenti sono tornati a richiedere interventi per contenere il proliferare degli ungulati, la cui presenza è ingombrante perché in pieno centro abitato e ora, si scopre, anche vicino ad un istituto scolastico. È noto come il Comune di Ancona, d’intesa con l’Unione regionale cacciatori dell’Appennino, abbia intrapreso un progetto di trappolamento degli animali selvatici, che a metà del mese di luglio aveva prodotto risultati importanti in termini di catture. Forse però ora, una di quelle trappole messe alla Cittadella, potrebbe servire poco più a valle. Di sicuro, nel giorno della grande manifestazione di Coldiretti con oltre 2mila agricoltori, gli ungulati non si sono fatti vedere in quell’area. Anche perché il corteo è partito da piazzale Michelangelo, a due passi dalla scuola – caso curioso – ed è arrivato fino a Palazzo Leopardi per chiedere alla Giunta regionale la firma di una delibera per contenere la fauna selvatica. Era il 15 luglio. Pochi giorni prima di Ferragosto, la stessa Coldiretti aveva mostrato soddisfazione per le misure post manifestazione, come "un mese in più per la caccia al cinghiale, selezionatori in azione anche fino a mezzanotte con l’ausilio di sensori notturni e la possibilità per gli agricoltori di dotarsi di gabbie e di attivarsi per le catture nei propri terreni", in attesa del "Piano di controllo straordinario". Ma, avevano chiarito gli agricoltori, "siamo in attesa di vedere concretizzarsi le promesse fatte dalla politica". L’associazione spera di avviare presto "una fase di concertazione con la Regione perché è necessario fermare un’invasione che devasta le colture e mette a rischio la vita dei cittadini".
CronacaI cinghiali "padroni" del Mannucci: "Stanno in giardino a qualunque ora"