REDAZIONE ANCONA

I cantieri a rischio. Autostazione Verrocchio e case di via Marchetti: una corsa contro il tempo

Il vero problema è la scadenza dell’accordo di consegna dei lavori e rendicontazione delle opere che appaiono impossibili da rispettare. Da qui la telefonata del sindaco al governo per ottenere una proroga.

I cantieri a rischio. Autostazione Verrocchio e case di via Marchetti: una corsa contro il tempo

Quartiere via Marchetti, approvata dalla giunta comunale la bozza di convenzione con Erap per chiudere una partita che rischia di diventare scivolosa. Una partita che si lega a un altro bubbone, ossia l’autostazione Verrocchio anche per la questione delle proroghe temporali, quanto mai necessarie. I soldi di avanzo dalla modifica progettuale dell’intervento su via Marchetti dovrebbero essere stornati e messi proprio sull’ex fornace a due passi dalla stazione ferroviaria. Da qui la firma della convenzione e la necessità di fare in fretta per Palazzo del Popolo perché il tempo stringe. Il vero problema, in effetti, è la scadenza dell’accordo di consegna dei lavori e rendicontazione delle opere, sia di via Marchetti che del Verrocchio. Nel primo caso ci sono due scadenze per la rendicontazione da rispettare, quella del 26 luglio e poi del 30 ottobre, con la consegna ufficiale entro il 31 dicembre prossimo; stesse scadenze, 30 ottobre e 31 dicembre, anche per il Verrocchio, difficili, se non impossibili da rispettare. Da qui la necessità da parte del sindaco Silvetti di prendere il telefono e fare una chiamata al ministero per supplicare e ottenere una proroga di almeno un anno. L’autostazione Verrocchio, infatti, a causa di una serie di problemi tecnici, rischia di bloccarsi di nuovo fallendo di netto l’obiettivo 2024. Ricordiamo che la scadenza annunciata era quella di fine 2023. Il capitolo di via Marchetti fa parte del complesso Bando delle Periferie la cui storia è stata travagliata sin dall’inizio, ossia dal 2018 quando l’allora governo giallo-verde (M5S e Lega) bloccò il finanziamento prima che quello successivo, giallo-rosso (M5S e Pd) ripristinò il tutto. Mentre il resto dei progetti inclusi nel Bando Periferie (a parte i Verrocchio ovviamente) è arrivato a compimento, il capitolo delle casette tra via Marche e via Pergolesi non trova pace. In corso d’opera c’è stato il problema dei privati che non hanno più voluto partecipare alla ricostruzione delle rispettive unità immobiliari, per cui invece di sistemare 14 villini per ora ne sono stati ristrutturati appena 2 dove c’è la gestione mista Comune-Erap. Insomma un progetto stravolto e incompiuto, non per sole responsabilità di Erap e Comune che adesso però devono limitare i danni. Per farlo dovranno riconsegnare al più presto le altre due unità abitative per un totale di 63 appartamenti i cui lavori sono co-gestiti.

Per il resto, alla luce della modifica sostanziale del progetto, l’amministrazione si dovrà occupare degli oneri di urbanizzazione, del decoro dell’area, dei sotto servizi tra cui il sistema fognario e affini. La modifica sostanziale ha prodotto l’avanzo di 1 milione e da qui la richiesta al ministero di poter spostare quei soldi sul Verrocchio. Giovedì la convenzione con Erap è stata approvata, ma adesso dovrà essere discussa e soprattutto firmata.

Pierfrancesco Curzi