REDAZIONE ANCONA

I beni culturali tra tutela e innovazione

Un’occasione di incontro e di confronto tra gli attori del settore e gli operatori del restauro e della tutela dei...

Un’occasione di incontro e di confronto tra gli attori del settore e gli operatori del restauro e della tutela dei beni culturali con ospiti del mondo politico, del contesto professionale e della ricerca. Ecco il senso del convegno nazionale organizzato da Associazione Dimore Storiche Italiane e Ordine degli Architetti PPC di Ancona sul tema dei “Beni Culturali tra Tutela e Innovazione”. L’ Associazione Dimore Storiche Italiane guidata dal Presidente Guido Borgogelli è da 47 anni l’istituzione associativa di circa 3.800 dimore storiche private. In Italia sono censiti 43.570 beni immobili storici di cui circa il 50% si trova in Comuni al di sotto di 20.000 abitanti, il 31% è fuori dai centri abitati, una ricchezza architettonica e artistica diffusa sui territori interni che costituisce un volano economico da non sottovalutare. "Per l’Ordine degli Architetti di Ancona e direi anche per la città – ha detto la Presidente Viviana Caravaggi Vivian – è stato un grande onore e una grande opportunità aver potuto contribuire all’organizzazione di questo evento considerando anche le molte dimore storiche e palazzi nobiliari che nei secoli sono stati costruiti in questo territorio e che rappresentano un grande patrimonio storico-artistico-culturale". Ogni anno, infatti, per la sola manutenzione dei beni culturali privati si spendono circa 1,3 miliardi di euro, creando occupazione stabile per 280.000 addetti al settore.