
I 90 anni del Gruppo Api: "Da un piccolo deposito a vero polo energetico. Ora tocca all’elettrico"
In principio era un deposito di carburanti dell’Anonima petroli italiana. Anno 1933. Nell’immediato Dopoguerra la trasformazione nella raffineria delle Marche, ma non solo per le Marche, grazie all’intuizione di Ferdinando Peretti, la cui eredità fu poi raccolta dalla famiglia. "Mi lusingo che le immagini diano un’idea concreta di ciò che come italiani abbiamo fatto al servizio della Nazione – diceva, all’epoca, il cavaliere affacciato dal pontile rivolto verso la neonata ’cittadella’ di serbatoi e tubi – Come la nostra sigla richiama la mirabile laboriosità delle api, credo di poter affermare che anche la storia di questa Api è una storia di duro e organizzato lavoro, passione e volontà".
Lo scatto e l’espansione tra gli anni ‘80 e ‘90, quando il sito mutò in un polo energetico integrato. Con una visione chiara, sintetizzata in quegli anni da Aldo Brachetti Peretti: "Vogliamo crescere per continuare ad essere un importante realtà industriale e commerciale di questo Paese, per il futuro di questo nostro Paese". A Falconara, là dove il cavallino nero mosse i primi passi e divenne un simbolo, ieri sono stati celebrati i primi novant’anni del Gruppo Api. "È una storia lunga della quale siamo orgogliosi – ha commentato al Carlino il presidente, Ugo Brachetti Peretti – Dai ‘60 siamo cresciuti tanto, sia con la raffinazione che con la rete, fino a diventare il primo operatore della mobilità in Italia con marchio Ip. Continuiamo ad aggiornarci. Abbiamo costituito una società con un fondo internazionale e infrastrutturale, che si occuperà di sviluppare l’elettrico nelle nostre stazioni di servizio. Un elettrico di prima scelta, grande potenza, per provare a ricaricare le macchine – quando l’industria dell’automotive sarà pronta – in 1520 minuti. È il vero inizio della transizione energetica".
Le parole più ricorrenti. Le sfide del domani, nell’ottica della sicurezza e della tutela dell’ambiente, passano infatti dal rafforzamento dei progetti già attivi, "come la produzione di combustibili ecoattenti e biocarburanti – ha ricordato Alberto Chiarini, l’ad del Gruppo – e abbiamo partecipato, grazie a fondi Pnrr, alla produzione di idrogeno verde per le raffinerie di Trecate e molto probabilmente anche a Falconara".
Una mostra con fotografie e filmati di allora, un open day e le visite in raffineria, la presenza di tante autorità per l’anniversario. "Siamo consapevoli della valenza di questo impianto industriale per l’approvvigionamento energetico delle Marche e del sistema Paese – la voce del governatore Francesco Acquaroli – Altrettanto per i risvolti economici ed occupazionali. Guardiamo al futuro continuando a mettere attenzione alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale, questioni che dovranno essere centrali nei tavoli di discussione. Da parte nostra non ci sarà un approccio ideologico, ma oggettivo, chiaro e trasparente".