"Invitiamo Matteo Ricci a riflettere attentamente prima di accettare la candidatura. Ricci ricopre già un incarico di grande rilievo al Parlamento Europeo, per il quale ha ricevuto un forte mandato da un’ampia circoscrizione. Se intende candidarsi come governatore delle Marche, inizi con il dimettersi dal suo incarico a Bruxelles, dimostrando di voler davvero mettersi in gioco per la nostra regione. Altrimenti, è troppo facile ’giocare’ con una scialuppa di salvataggio sotto i piedi. Se il Pd deciderà comunque di procedere senza coinvolgere gli alleati, dovrà – sottolineano infine – assumersi la piena responsabilità di un’eventuale sconfitta". È quanto dichiarano i parlamentari Mauro Coltorti, Sergio Romagnoli, insieme ai rappresentanti dei gruppi territoriali del Movimento 5 Stelle della provincia di Ancona a proposito della candidatura annunciata dal Pd delle Marche dell’eurodeputato dem.
"Nei giorni scorsi – osservano gli esponenti del M5S – al nome di Matteo Ricci sono stati accostati quelli di Luca Ceriscioli, ex presidente della Regione (2015-2020), e addirittura di Gian Mario Spacca, altro ex presidente della Regione (2005-2015), che recentemente si è avvicinato al centrodestra. Con la sua lista Base Popolare, Spacca sembra pronto a offrirsi al miglior offerente. Entrambi questi ex presidenti, sempre di area Pd, sono stati promotori di una progressiva privatizzazione della sanità regionale e non solo, un processo poi proseguito dall’attuale presidente Francesco Acquaroli, con risultati disastrosi per i cittadini, sotto gli occhi di tutti". "Fondamentale – dichiarano inoltre – che tutti comprendano l’importanza di intraprendere un percorso virtuoso. Un percorso che porti a un futuro migliore per i nostri figli, per l’intera regione Marche, e che riesca a riportare al voto quasi il 50% dei cittadini che oggi si sentono esclusi. Questo percorso deve partire da un programma vicino ai cittadini, che si concretizzi con l’individuazione di una figura super partes, capace e rappresentativa".