
Guida "non turistica" di Ancona. Alla scoperta dei luoghi del cuore tra aneddoti, storie e tanta vita
Una guida ´non turistica´ di Ancona, che possa condurre i visitatori alla scoperta dei vicoli nascosti, delle bellezze segrete, di un passato ancora troppo presente per essere dimenticato. È questo l’obiettivo di Sineglossa, organizzazione che ha curato un piccolo volume illustrato sul capoluogo marchigiano per turisti e cittadini. Edito da Ediciclo (che si occupa di turismo sostenibile), la simpatica guida non (!) turistica si può reperire alla libreria Fogola, in Corso Mazzini. È stata presentata lo scorso 11 maggio da Hort, al Parco del Cardeto, alla presenza dell’assessore comunale al turismo, Daniele Berardinelli. A dirci di più, è Anna Caramia, che ha contribuito alla redazione del libricino, insieme ad altri 45 cittadini suddivisi in tre redazioni di comunità, facilitate, fra l’altro, dalla ´Sindaca di Capodimonte´ (nonché guida turistica) Annalisa Trasatti, dalla libraria Simona Rossi e da Tommaso Sorichetti. Contributi anche di Wu Ming 2, Chiara Di Luca, Francesca Arena e Francesca Albergo.
"È una guida cartacea a tutti gli effetti – spiega Caramia – che è parte di una collana più ampia di Sineglossa. Una guida particolare per due ragioni: da una parte, per i contenuti originali e fuori dagli schemi e dall’altra per la modalità di realizzazione della stessa. La guida non ha come punti di interesse esclusivo soltanto luoghi di bellezze architettonico-paesaggistiche standard che invece possono trovarsi sul web – continua Caramia – ma propone dei luoghi del cuore che raccontano esperienze, storie e luoghi di passaggio significativi per la città. Per esempio, ci sono quartieri come la Palombella, la Casa delle Culture di Vallemiano, o il mercatino degli Archi, con un focus particolare su questo rione dove forse non ci sono monumenti storici da vedere, ma c’è da assaporare il lavoro delle tante organizzazioni che fanno sì che questi quartieri esistano e resistano".
E anche laddove si porti il visitatore alla scoperta di monumenti architettonici fra i più conosciuti, questi "sono descritti in modo più legato ad aneddoti e storie. In alcuni casi, ci sono informazioni strutturali classiche, ma la particolarità della singolare guida è che non viene raccontato solo l’aspetto storico ma tutto ciò che concerne la vita dei luoghi". Un modo per far sì che la città ritrovi la propria identità: "Una guida scritta dagli stessi cittadini, senza tour preconfezionati. L’intento è far scoprire l’autenticità del luogo che si visita e raccontare le storture del territorio, le cicatrici e quello spirito genuino. Il passato, il futuro, le contraddizioni del presente di una città anfibia. Che sta sul mare ma che non lo vive come le altre realtà costiere. Come a dire: ´Io vengo dal mare, non ci so stare, ma lì voglio tornare´".
Nicolò Moricci