E’ un Vincenzo Guerini che a tre mesi dall’inizio del campionato, traccia i primi bilanci e con la schiettezza di sempre dice la sua, da responsabile dell’area tecnica. Ieri al Dorico il mister della prima e storica promozione in serie A ha parlato anche di quelli che dovrebbero essere i prossimi innesti, con un calciomercato alle porte e con una riunione, quella tra staff tecnico e società, che dovrebbe svolgersi tra lunedì e martedì della prossima settimana, così da dare il via libera al direttore sportivo Tamai. "Abbiamo passato un momento di difficoltà – ha attaccato Guerini –, per i risultati che non arrivavano, però siamo restati molto compatti, il gruppo è solido. Non abbiamo dovuto fare nessun tipo di intervento di richiamo, tutti si sono comportati benissimo. Poi magari non siamo tutti soddisfatti, ci piacerebbe giocare meglio, ma non si può avere tutto. Sembra che siamo usciti dal momento critico, siamo in linea con quelli che sono i programmi di inizio stagione, dal punto di vista sportivo. Gadda è stato molto chiaro a inizio stagione e il mio compito è stato quello di stare vicino al gruppo, e di programmare per il futuro una società forte. Perché senza quella non si va da nessuna parte". Guerini sul prossimo mercato e sui rinforzi attesi: "C’è da mettere mano a questa squadra. Ma la domanda che mi pongo è: vale la pena forzare la società per arrivare, magari, quinti invece che sesti? Guardo più avanti, mi piacerebbe rafforzare la società a primavera, per la prossima stagione. Oppure se si fa una scelta ora, bisogna farla pensando anche all’anno prossimo. Farei pochissimi cambiamenti ma buoni. Siamo già troppi. Ma l’anno prossimo sarò estremamente esigente. Chiederò un budget diverso da quello di quest’anno. Poi non sarà detto che chi spende di più vince, ma me la voglio giocare. Voglio che l’Ancona l’anno prossimo sia competitiva, magari insieme ad altre due, o tre, o quattro squadre". Un portiere e un attaccante: "Laukzemis sembrava un po’ frastornato, Gadda ha fatto bene a dargli un po’ di riposo, gli altri due si sono comportati bene. E’ un ruolo troppo delicato e importante, non si può più sbagliare. Ma Laukzemis sono convinto che farà carriera, magari in questo contesto non è andato così bene. Sono molto titubante sul cambiarlo, non è facile trovare un portiere forte, ma se dovessi decidere io direi attaccante e portiere. E nient’altro. Con qualche uscita. Ci siederemo con la società e vedremo. Ma per adesso non ho grosse pretese". Sul fronte societario nessun problema, come spiega ancora Guerini: "Per quello che so c’è disponibilità a cercare di mettere mano alla squadra, se gli presentiamo un piano. Sono stanco di vedere sette giocatori in tribuna. Siamo ventotto, ma dovevamo fare così, all’inizio, non dimentichiamoci da dove siamo partiti. Per il resto la società non ci ha fatto mai mancare niente di quello che ci serve". Sul ruolo di Daniele Silvetti e su eventuali nuovi investitori: "Sono spesso in contatto con il sindaco, anche lui è chiamato a dare risposte. Che pretendo nella costruzione della società per l’anno prossimo, perché ci dia una mano su varie cose, come il campo di allenamento, che ci deve essere e le chiavi dobbiamo averle noi, come gli sponsor. Ma queste cose non voglio saperle a giugno, le voglio sapere prima. Non per fare polemica, ma se non ci sono queste condizioni tornerò a casa. Perché non serve essere in tanti per arrivare a metà classifica in serie D. Se non rimango vuol dire che la società può permettersi questo. Che va bene per tanti ma per me no. Non avrebbe senso alla mia età che restassi qui per vivacchiare in serie D".
Giuseppe Poli