REDAZIONE ANCONA

"Grazie dell’omaggio a mia madre"

Corrado Pesci, figlio di Virna Lisi, colpito dalla gigantografia nella casa dove nacque l’attrice ad Ancona

"Voglio ringraziare tutto il quartiere di Capodimonte e soprattutto Giancarlo Di Pietrantonio per aver ricordato mia madre. Mi sto attivando per trovare il suo numero e chiamarlo".

Queste le parole di Corrado Pesci, il figlio della diva internazionale Virna Lisi e dell’architetto romano, Franco Pesci. Fu proprio il signor Giancarlo, un mese fa, a realizzare un poster luminoso e ad affiggerlo alla finestra dell’appartamento all’ultimo piano in piazza San Gallo 11, dove nacque la Lisi. Ora, nelle stanze abitate dalla grande Virna e da sua nonna, vive Giancarlo da 10 anni. È in affitto, lui, perché la casa è del cognato, che la acquistò nel 2000 (con tutta probabilità dai discendenti della Lisi). Negli anni ’30, in quella casa risiedeva la nonna di Virna e forse – data l’estrema povertà in cui vivevano i Pieralisi – tutta la famiglia.

Per Di Pietrantonio "è emozionante calpestare il pavimento in cui mosse i primi passi una grande attrice. Si tratta di una casa umile, dignitosa e accogliente, in un palazzo certamente non signorile: c’è un piccolo ingresso – aveva spiegato Di Pietrantonio al Carlino – la sala grande, un modesto cucinino, bagno e camera da letto. Complessivamente, sono di meno di 60 metri quadrati". Gli anziani di Capodimonte, inclusa l’inquilina al primo piano di piazza San Gallo 11, sanno bene che Virna era un’anconetana doc e la ricordano, da piccola, giocare nel cortile sotto casa. "Era da tanto che pensavo di celebrare Virna – aveva raccontato Di Pietrantonio – e quest’anno ho deciso di farlo con una gigantografia alla finestra, illuminandola, di notte, con delle luci a led. È stata talmente apprezzata che mi hanno chiesto di lasciarla per diversi giorni".

E chi l’avrebbe mai detto che a ringraziarlo sarebbe stato proprio il figlio della signora del cinema? Fuori da quell’edificio, Corrado tornava spesso, perché – aveva confessato al Carlino – "mia madre aveva un forte legame con Ancona. E ogni volta andavamo nei luoghi della sua infanzia, il Passetto e Capodimonte". Appunto, Capodimonte. Un rione che non ha mai dimenticato la Lisi e che continua a celebrarla, a distanza di 6 anni dalla sua scomparsa. Era il 18 dicembre 2014 quando Virna ci lasciò, a causa di un tumore scoperto poco tempo prima, quando purtroppo, era ad uno stadio troppo avanzato per essere curato. Ora la Lisi vive con una fondazione in suo nome, che "sta cercando fondi per recuperare e conservare i più vecchi film di mia madre e non solo. Penso anche ad Anna Magnani e a tutti i più grandi attori che ci hanno lasciato. L’obiettivo è conservare le pellicole intatte, per riproporle ai giovani". Perché la memoria non va perduta.

Nicolò Moricci