Orgoglio, nello sguardo, e gratitudine, nelle parole, per il grande lavoro svolto dai suoi nell’alluvione del settembre scorso. "Se stavolta non ci sono state vittime lo si deve a voi, che avete messo a rischio la vostra vita". Così l’ingegnere Pierpaolo Patrizietti, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Ancona, guardando dritto negli occhi le donne e gli uomini devoti a Santa Barbara, in trincea dopo gli eventi calamitosi di due mesi fa e determinanti per "salvare 25 persone che si erano trovate in pericolo: le avete messe in sicurezza e di questo vi siamo grati", ha detto ieri.
Complessivamente, durante gli ultimi eventi alluvionali, i vigili del fuoco hanno effettuato 390 interventi tra Castelferretti, ma soprattutto Ancona, Osimo e Camerano – specie per via dell’esondazione del torrente Aspio – per arrivare ad una porzione di territorio di Loreto. "Come mi è capitato di dire al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nell’ultimo vertice in Prefettura – ha spiegato Patrizietti al Carlino –, questo è un Comando strutturato. A prescindere dalle decisioni del comandante, il personale sa cosa deve fare nelle situazioni di emergenza".
Un Comando tanto strutturato che, recentemente, si è anche dotato per la prima volta di un vicario, Angelo Ursini. "Quello che fate quotidianamente è un grande lavoro di squadra", ha aggiunto il comandante. Non solo nell’alluvione, naturalmente. Ma anche nell’ordinario e persino quando, seppure liberi dal servizio, i suoi non hanno esitato nell’intervenire per prevenire i pericoli: "La consegna di questi attestati è un atto dovuto – ha proseguito Patrizietti –. Questo deve stimolarci a fare sempre meglio nell’addestrarci continuativamente per i nuovi rischi e la gestione delle criticità. In occasione dell’alluvione la risposta è stata veramente tempestiva. Basti pensare alle 25 persone salvate dalle proprie auto sommerse nell’acqua e questo è avvenuto in appena un’ora e mezzo. L’intervento immediato ha consentito di evitare circostanze tragiche e siamo particolarmente felici". Agli altri, all’opera nonostante fossero fuori turno, "un sentito ringraziamento per aver anteposto la vostra professionalità alla sfera privata", la chiosa dal comandante.
Giacomo Giampieri