Quel farmaco è efficace per il trattamento dei pazienti Covid+: concluso positivamente lo studio effettuato sul Tocilizumab ed imminente la pubblicazione sul Journal of Internal Medicine, rivista scientifica specializzata. Si tratta dello studio su un farmaco usato per le terapie, così come altri prodotti farmaceutici sperimentati e come lo studio sul plasma iperimmune. Di questa sperimentazione il Carlino aveva parlato la primavera scorsa, quando lo studio coordinato dal professor Armando Gabrielli, ordinario presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari Clinica Medica dell’Università Politecnica delle Marche ed ex direttore della clinica medica dell’ospedale di Torrette, era iniziato. Ora arrivano i risultati confortanti e soprattutto la notizia della pubblicazione sulla prestigiosa rivista, grazie al lavoro di docenti e medici dell’Università Politecnica delle Marche, dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona, Ospedali Riuniti Marche Nord Pesaro-Fano, Ospedale di Senigallia, Ospedale di Fabriano e Università di Urbino, coordinati dal prof Armando Gabrielli.
Secondo gli esperti, una importante percentuale di pazienti con severa polmonite da Sars-Cov2 migliora rapidamente dal punto di vista respiratorio dopo l’infusione di Tocilizumab: "L’Università Politecnica delle Marche accoglie con grande soddisfazione la pubblicazione dell’articolo sul Journal of Internal Medicine – afferma il Rettore Gian Luca Gregori – In questo periodo l’apporto della ricerca scientifica è stato notevole, dimostrando come la scienza sia il motore fondamentale per combattere il Sars-Cov2 e favorire la salute e il benessere di tutti".
La polmonite multifocale è la causa più frequente di ricovero nelle unità di terapia intensiva e della morte dei pazienti con Covid-19. Una delle molecole responsabili di una prognosi infausta è l’IL-6. Il Tocilizumab è un farmaco, un anticorpo monoclonale, che legandosi al recettore dell’IL-6, ne limita l’attività. In questo studio, non randomizzato, ma strutturato secondo i criteri di Simon, gli autori hanno voluto identificare i fattori che predicono una risposta clinica positiva al farmaco Tocilizumab.
Ecco, nel dettaglio, il risultato dello studio. Quarantasei pazienti con polmonite grave in corso di Covid-19 hanno ricevuto per via endovenosa 8 mgkg di Tocilizumab, in un’unica somministrazione, entro 24 ore dal peggioramento clinico. Sette giorni dopo la terapia, ventuno pazienti hanno mostrato un importante miglioramento della situazione respiratoria e nessuno ha avuto necessità di ricovero in terapia intensiva o è deceduto. Questi pazienti erano parte dei 23 pazienti che erano già migliorati dopo 72 ore. I 23 pazienti che non erano invece migliorati a 72 ore erano ancora seriamente compromessi dopo 7 giorni. I pazienti deceduti facevano parte di questo secondo gruppo. Lo studio evidenzia quindi che una importante percentuale di pazienti con severa polmonite da Sars-Cov2 migliora rapidamente dal punto di vista respiratorio dopo l’infusione di Tocilizumab e che i livelli ridotti di IL-6, 24 ore dopo la terapia, correlano con il beneficio clinico. I pazienti che non soddisfano i criteri di miglioramento a 24-72 ore hanno una prognosi peggiore e dovrebbero ricevere una seconda infusione del farmaco Tocilizumab o essere avviati ad altre terapie.
Pierfrancesco Curzi