REDAZIONE ANCONA

Grandi navi al Molo Clementino. Altra manifestazione per dire no

La piattaforma "Ancona: porto, ambiente salute lavoro" organizza una manifestazione contro la costruzione di una nuova banchina per le mega-navi da crociera, denunciando rischi per l'ambiente e la salute pubblica. Chiedono un progetto più sostenibile e distante dai centri abitati.

Gli organizzatori della manifestazione

Gli organizzatori della manifestazione

Non si ferma la protesta della piattaforma "Ancona: porto, ambiente salute lavoro", sostenuta da una rete eterogenea di associazioni e cittadini: dopo aver avviato una petizione da oltre 1500 firme, adesso lancia una nuova manifestazione in programma per sabato 21 settembre alle 17.30. Un corteo che da piazza Pertini arriverà fino alla Fontana dei Due Soli per ribadire il secco "no" alla costruzione di una nuova banchina al Molo Clementino per le mega-navi da crociera. Tra le principali preoccupazioni vi sono l’aumento dell’inquinamento, i danni al patrimonio archeologico del Porto Antico, i costi a carico della comunità. Il progetto di banchinamento è attualmente in attesa del nullaosta del Ministero dell’Ambiente, ma nel frattempo l’Autorità Portuale ha già commissionato studi preparatori che riguardano indagini archeologiche e analisi del traffico veicolare nella zona del porto. Ma la proposta ha scatenato forti critiche da parte di cittadini, residenti e associazioni locali, preoccupati per l’impatto delle navi da crociera sull’ambiente e sulla salute pubblica. Tra le principali preoccupazioni ci sono gli alti livelli di inquinamento da CO2 e altre sostanze nocive che verrebbero prodotti dalle navi. Secondo gli organizzatori, i benefici economici per la città sarebbero minimi: "Si prevede la creazione di soli 42 posti di lavoro – sottolinea il portavoce di Altra Idea di Città Giacomo Zacconi – e un aumento significativo del traffico veicolare, con conseguenti costi sociali legati a incidenti e danni alla salute pubblica". "Anche l’elettrificazione delle banchine per l’ormeggio di queste grandi navi non è attualmente risolutiva – prosegue – perché necessita di 11 MW, tanto che solo il 2% dei porti al mondo è in grado di offrire tale capacità. E nulla si dice a proposito delle circa 110 morti premature all’anno ad Ancona per inquinamento, come risulta dagli studi del Pia del Professor Bonifazi che, tra l’altro, non prende in considerazione gli inquinanti derivanti dalle navi da crociera".

La manifestazione di sabato punta a fare pressione sull’Autorità Portuale e sulle istituzioni locali, affinché venga rivisto il progetto e vengano privilegiati modelli di sviluppo sostenibili, spostando l’attracco delle grandi navi lontano dai centri abitati, come già avviene ad esempio nei porti di Amsterdam e Barcellona.

Ilaria Traditi