PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Graffiti, presi i fidanzatini vandali: incastrati dalle telecamere

Hanno colpito tra via San Cataldo e via San Pietro vicino alle Pie Venerini. Rischiano la reclusione da uno a sei mesi o una multa da 300 a mille euro

I muri e le finestre imbrattati dai fidanzatini vandali

I muri e le finestre imbrattati dai fidanzatini vandali

Ancona, 14 novembre 2023 – Fidanzatini fermati dalla polizia dopo un raid vandalico in pieno centro storico. I poliziotti della questura di Ancona hanno denunciato una coppia di ventenni anconetani ritenuti responsabili in concorso di deturpamento e imbrattamento di beni immobili pubblici. I fatti in questione risalgono alla sera del 21 ottobre scorso, quando i due giovani fidanzati, in compagnia di altri amici, si trovavano nell’area pubblica e appartata collocata tra via San Cataldo e via San Pietro, nell’area prospiciente l’istituto Pie Venerini. Si tratta di una zona del centro storico molto silenziosa e con scarso passaggio, nonostante si trovi a pochi passi da via Matteotti e da piazza del Plebiscito.

Da quanto è stato possibile ricostruire dalla polizia a seguito dell’attività investigativa, i giovani writers hanno agito in maniera volontaria. Con l’uso di un pennarello si sono resi responsabili dell’imbrattamento di una parte del muro della scalinata pubblica di via San Cataldo nonché del muro del camminamento compreso tra la stessa via e via San Pietro; non è finita qui, visto che con un pennarello rosso i due hanno anche sporcato la vetrata di una finestra di una struttura pubblica.

Si tratta dell’edificio che ospita la Corte d’Appello di via Carducci. Dall’analisi delle immagini registrate dalle sette telecamere di videosorveglianza che insistono nella zona, la polizia è riuscita a ricostruire la dinamica del fatto e a individuare il gruppo di giovani che nelle stesse circostanze di tempo e di luogo erano presenti nella piazzetta e tra essi, il ragazzo e la ragazza responsabili dell’imbrattamento. A completamento dell’istruttoria penale, la denuncia dell’episodio è stata sporta negli uffici della questura direttamente dal vicesindaco del Comune di Ancona, Giovanni Zinni. La legge penale, in questi casi, prevede che se il fatto è commesso su beni immobili, si applica la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1.000 euro.