REDAZIONE ANCONA

"Gli aumenti incredibili dei carburanti un danno per gli autotrasportatori"

Annunciato dai mercati e attenuato dal Governo, il caro bollette impatta sulle famiglie e sulle imprese che usano energia elettrica e gas. Ma esplode ora anche il caro carburanti dalla benzina, al gasolio, al gpl al metano gassoso e al metano liquido che nel giro di poche settimane aumenta di quasi il 40%. "Una situazione incredibile - commenta Gilberto Gasparoni segretario di Confartigianato Trasporti Marche - che non è sempre giustificata dai prezzi internazionali della materia prima". Se per la bolletta dell’energia elettrica impatta con un più 29,8% e del metano gassoso del 14,4% comprensivo del peso di imposte, tasse e accise che si ritrovano in bolletta, per i carburanti benzina e gasolio, l’aumento supera il 25% rispetto al 2020. Per esempio per un autotrasportatore che percorre con un tir pesante 100mila chilometri annui in Italia, il costo passa da 33mila di carburante a 41.250 euro iva esclusa. Un incremento del 25% del solo costo del carburante per veicolo. La situazione diviene ancora più assurda per quanti hanno ammodernato il parco tir, ora dotato di veicoli con trazione a metano liquido che è passato da 1€ di inizio anno a quasi 1,4 € a questa mattina con un incremento di circa il 40%. Un aumento altissimo che non si è verificato negli altri paesi europei e che comporta per una impresa un costo del carburante- metano liquido incredibile. Tutto questo nonostante il governo spinga a sostituire il parco veicoli industriali pesante con fonti energetiche "green" che sono commercializzate in Italia da 3 al massimo 4 operatori e che vede partire solo oggi l’attivazione del primo centro di stoccaggio al porto di Ravenna, rifornito a mezzo nave. "L’intero fabbisogno del metano liquido, sottolinea Elvio Marzocchi presidente di Confartigianato Trasporti Marche, arriva in Italia dal Belgio, dalla Spagna e dalla Francia a mezzo TIR; anche in questo campo l’Italia rimane indietro e queste ne sono le gravi conseguenze. Sul fronte del metano gassoso, va evidenziato che buona parte della rete distributiva utilizza il metano dei metanodotti che hanno subito aumenti più contenuti e quindi sono di poco sopra ad 1 euro a kg".